Zaza: "Juve, sogno che si avvera. Pronto al grande salto"
CalcioIl neo attaccante bianconero si presenta a giornalisti e tifosi: "Mi ha colpito l'organizzazione del club. Ho scelto la maglia numero 7, quella che indosso in Nazionale"
Dopo Khedira e Mandzukic è toccato a Simone Zaza. A Vinovo, il neo attaccante della Juventus è stato presentato a stampa e tifosi e ha spiegato: "Mi sono subito trovato bene, anche se sono arrivato da solo cinque giorni, e sono molto colpito da come il club è organizzato. Questo è il grande salto che mi aspettavo, dovrò essere bravo a confermarmi".
Il centravanti è il primo lucano nella storia bianconera ("Ne sono orgoglioso"), è consapevole di dover crescere ancora molto, ma non è spaventato di questa nuova avventura, la paura la riserva ad altre cose, il calcio per lui è divertimento: "Con Allegri abbiamo scambiato due chiacchiere - ha sottolineato - parleremo in maniera più approfondita sicuramente. Se ho parlato con Conte della scelta Juve? No, sinceramente non ne ho parlato con lui. Penso che l’importante è trovare spazio in qualsiasi squadra anche in chiave nazionale. Per adesso non sono titolare né riserva, sono fiducioso, credo in me stesso e vedremo cosa succederà".
Zaza ha scelto di indossare la maglia numero 7 ed ha spiegato perché: "Il numero era libero ed è quello che ho in nazionale. Se ho un giocatore idolo? Non ne ho mai avuto uno ben definito. Mi piaceva Van Basten ma ci sono altri attaccanti che mi piacciono, sia del passato che del presente".
L'ex giocatore del Sassuolo poteva arrivare a Torino già a gennaio: "L’anno scorso sono partito bene ma ho avuto un calo nel periodo da febbraio ad aprile. Non so a cosa fose dovuto, ma non c’entrano le voci di mercato, non mi faccio condizionare da certe voci, era solo un momento di difficoltà in cui non sono stato bravo io. Anche se non sono arrivato sei mesi fa sono contrento di esser rimasto al Sassuolo: sono mesi che mi sono serviti per crescere eulteriormente. Chi ti senti di ringraziare? Calcisticamente devo ringraziare la mia ex squadra, tutte le persone che lavorano lì, il mio ex allenatore che mi ha aiutato a crescere, i miei compagni che mi hanno fatto sentire importante. Mi è stata data fiducia e io ho bisogno di fiducia per fare bene", ha sottolineato.
"Sono molto emozionato, ma in senso positivo - ha concluso - sono contento di essere qui, si è avverato un sogno, quello di giocare in un grande club che è attualmente il secondo più forte in Europa. Voglio diventare un top player, so che dipende da me e questo basta".
Il centravanti è il primo lucano nella storia bianconera ("Ne sono orgoglioso"), è consapevole di dover crescere ancora molto, ma non è spaventato di questa nuova avventura, la paura la riserva ad altre cose, il calcio per lui è divertimento: "Con Allegri abbiamo scambiato due chiacchiere - ha sottolineato - parleremo in maniera più approfondita sicuramente. Se ho parlato con Conte della scelta Juve? No, sinceramente non ne ho parlato con lui. Penso che l’importante è trovare spazio in qualsiasi squadra anche in chiave nazionale. Per adesso non sono titolare né riserva, sono fiducioso, credo in me stesso e vedremo cosa succederà".
Zaza ha scelto di indossare la maglia numero 7 ed ha spiegato perché: "Il numero era libero ed è quello che ho in nazionale. Se ho un giocatore idolo? Non ne ho mai avuto uno ben definito. Mi piaceva Van Basten ma ci sono altri attaccanti che mi piacciono, sia del passato che del presente".
L'ex giocatore del Sassuolo poteva arrivare a Torino già a gennaio: "L’anno scorso sono partito bene ma ho avuto un calo nel periodo da febbraio ad aprile. Non so a cosa fose dovuto, ma non c’entrano le voci di mercato, non mi faccio condizionare da certe voci, era solo un momento di difficoltà in cui non sono stato bravo io. Anche se non sono arrivato sei mesi fa sono contrento di esser rimasto al Sassuolo: sono mesi che mi sono serviti per crescere eulteriormente. Chi ti senti di ringraziare? Calcisticamente devo ringraziare la mia ex squadra, tutte le persone che lavorano lì, il mio ex allenatore che mi ha aiutato a crescere, i miei compagni che mi hanno fatto sentire importante. Mi è stata data fiducia e io ho bisogno di fiducia per fare bene", ha sottolineato.
"Sono molto emozionato, ma in senso positivo - ha concluso - sono contento di essere qui, si è avverato un sogno, quello di giocare in un grande club che è attualmente il secondo più forte in Europa. Voglio diventare un top player, so che dipende da me e questo basta".