Neto non si sente vice-Buffon: "Juve, puoi puntare su di me"

Calcio
Neto ha scelto di indossare alla Juventus la maglia numero 25 (foto getty)

Il brasiliano non teme di diventare una riserva: "Mi sento il portiere della Juve e mi farò trovare pronto, la società mi ha offerto un progetto importante e resterò qui tanti anni". Frecciata alla Fiorentina: "La situazione poteva essere gestita meglio"

“Sono alla Juve perché ho pensato che fosse il meglio per me. Qui c’è un progetto vincente e voglio restare per tanti anni”. Ha le idee chiare Norberto Neto, nuovo portiere della Juventus, presentato con la maglia numero 25: “Buffon? Mi ha accolto alla grande, da professionista, come tutto il gruppo: mi hanno fatto sentire a mio agio sin dal primo momento”. Nessun timore di fare la riserva, anche se brasiliano non nasconde di ambire al posto da titolare: “Con il rispetto di tutti, io mi sento il portiere della Juventus e mi farò trovare pronto per qualunque impegno dovrò affrontare: la società può puntare su di me per ciò che vuole e di cui ha bisogno. Sono qui per dare il massimo, allenarmi e crescere”.
Juve unica scelta - Neto avrà l’opportunità di maturare al fianco di un campione come Buffon: “La Juve mi ha offerto un progetto importante e per questo ho deciso di venire a Torino, non sarei andato via dalla Fiorentina per altri club, voglio restare in bianconero per tanti anni”. Sul club campione d’Italia, che con Allegri ha vinto il suo quarto scudetto consecutivo, il brasiliano racconta: “Quando stavo per decidere di venire qui sentivo tante cose, le persone che avevano già lavorato nella Juve mi hanno raccontato dell’organizzazione, di come sono precisi. E quando vedi tutto ciò da vicino, magari non essendone tanto abituato, fa una bella impressione”.
Frecciatina alla Fiorentina - Frecciata finale alla sua ex squadra, la Fiorentina, con cui ha avuto un rapporto turbolento nell’ultima stagione: “A Firenze ho vissuto mesi difficili, sicuramente la situazione poteva essere gestita in un’altra maniera. Ma ormai fa parte del passato. Magari prima di tutto quello che è successo, potevamo parlare… L’unica cosa che posso dire, della città e dei tifosi, è che mi sono trovato benissimo e ho vissuto momenti importanti per la mia carriera - aggiunge il portiere - ma era arrivato il momento di fare una scelta. Da quando sono arrivato in Italia, sognavo di arrivare in una squadra di questo livello. Quando è arrivata l’opportunità, non ci ho pensato due volte”.