La responsabilità del 10, Jovetic si presenta: "Farò tanti gol"

Calcio
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L'Inter ha presentato Stevan Jovetic al Meazza. L'attaccante assicura: "Ci siamo allenati molto bene e siamo pronti per domenica. Cosa mi ha detto Mancini? Abbiamo parlato del mio ruolo e mi ha detto cosa si aspetta da me. Promesse ai tifosi? Meglio non promettere, ma voglio segnare in tutte le partite"

“Ne sono felice”. Stevan Jovetic ha preso la maglia numero 10 dell’Inter e si prepara ad affrontare la nuova stagione con la squadra nerazzurra. L’attaccante è stato presentato oggi allo stadio Meazza e ha detto: "Il numero 8 era occupato, avevo preso la 35, il numero che ho usato al City e al Partizan, quando Kovacic è andato via però ho preso la 10 e sono contento di averlo fatto".

 

L'intesa - “Ci siamo allenati molto e bene e anche se i risultati nelle amichevoli non sono arrivati, siamo pronti per domenica. Come mi trovo con Icardi? Bene, è un giocatore forte, ha fatto tanti gol e l’intesa è quella giusta, con il tempo migliorerà. A proposito del mio ruolo abbiamo parlato con Mancini, mi ha detto quello che si aspetta da me. Io posso giocare in ruoli diversi”, ha aggiunto il giocatore nerazzurro. 

 

Aspettative – “La gente si aspetta tanto da me, sono stimoli in più, è stato sempre così. Le pressioni ci sono sempre - ha sottolineato Jovetic - e ci ho sempre convissuto, non è un problema. Io sono venuto qua e ci si aspetta tanto da me. E' facile promettere, fare cifre, ma sono sicuro che farò tanti gol e tanti assist".

 

Obiettivo Champions - "Spero di cominciare bene e segnare subito all'Atalanta, non aspettare il Milan alla terza giornata. Obiettivo terzo posto? Possiamo farcela, ci sono tante squadre forti ma abbiamo una squadra competitiva che può lottare per la Champions. Alla fine del mercato mancano ancora dieci giorni speriamo che arrivi ancora qualche rinforzo, serve a tutti. Se Real e Barcellona comprano, dobbiamo comprare anche noi", sottolinea il montenegrino suscitando i sorrisi dei dirigenti nerazzurri Ausilio e Fassone seduti al suo fianco.

 

L’esperienza al City - "Dal primo giorno in cui sono arrivato, tante cose non sono andate bene. Alcuni infortuni, ma soprattutto non ho mai sentito la fiducia dell'allenatore. Anche quando giocavo bene e segnavo venivo sostituito. E' stata comunque una bella esperienza che mi ha fatto crescere, e ora è alle spalle. E’ un’esperienza che mi è servita molto, dimostrerò cosa so fare. Sapevo che sarei andato via questa estate, soprattutto dopo il mancato inserimento nella lista Champions”.