Serie B, caccia aperta al Cagliari? Occhio a Bari e Pescara

Calcio

Luca Cassia

Il Cagliari di Rastelli parte in pole. Gli ostacoli? Le squadre di Nicola, Oddo, Bisoli e Bjelica (Foto Getty)
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L'anticipo di sabato tra Cesena e Brescia alzerà il sipario sulla nuova stagione della Serie B. Partono in pole i sardi di Rastelli, ma quante insidie in chiave promozione. Tante le novità tra campo e panchine dettate dalla finestra di mercato, fattori che promettono un campionato tutto da seguire

La parola chiave è sempre la stessa: incertezza, senza se e senza ma. L’ultimo campionato ne è stato il manifesto più evidente: promozioni dirette per Carpi e Frosinone, che in due bazzicavano la cadetteria da sole tre stagioni, mentre il favoritissimo Bologna si guadagnò il pass della Serie A uscendo indenne dalla roulette dei playoff. E guai a dimenticare le deluse, Catania in primis, che al di là delle note vicende extracalcistiche fallì in un torneo da vincere senza patemi. Composta la griglia con le nomine di Ascoli e Virtus Entella (il cui confronto in programma nel weekend non s’avrà da fare), la nuova Serie B scalpita ai blocchi di partenza: Cagliari in pole, certo, ma nessuno si sorprenda di guasti al motore, sorpassi al vertice e cambi di strategia ai box. Una stagione regolare da 42 giornate e 462 partite, d’altronde, non può prescindere da queste variabili.

La bagarre promozione - Ricostruito dalle fondamenta senza i propri totem (Conti, Cossu e Pisano, un trio da 35 stagioni in rossoblù), il Cagliari affida al neotecnico Rastelli e ad una rosa rivoluzionata la fame di un pronto ritorno in Serie A. Storari, Di Gennaro e Melchiorri, insieme alla vecchia guardia, rappresentano elementi di lusso per una categoria dove non mancano rivali ambiziose. Prendete un Bari da tempo in rampa di lancio, alimentato da un mix di giovani talenti e veterani navigati nonché da un attacco stellare (Rosina, Sansone e Maniero), oppure un Pescara reduce dalla beffa playoff ma esaltato da un robusto mercato (bomber Cocco, 20 gol nell’ultimo Vicenza, la ciliegina sulla torta). Nicola e Oddo confermati alle rispettive redini come lo Spezia di Bjelica, puntellato dai gol di Calaiò, esperienza e malizia che porta in dote anche Tavano nell’attacco dell’Avellino targato Tesser. Eccezion fatta per i pugliesi, tutte le candidate hanno già vissuto la post-season dell’ultimo torneo.

 

 

Outsiders al potere - Inevitabile soffermarsi sull’altra retrocessa, il Cesena, che riparte da Massimo Drago per la prima volta lontano dalla sua Crotone. Se Marino saprà confermare l’ottimo lavoro svolto nell’ultimo campionato, quando il Vicenza stupì da ripescata nella seconda parte di stagione, anche i veneti potranno dire la loro. Da valutare le velleità di Perugia e Livorno: Bisoli vanta due promozioni in A con il Cesena e guiderà una squadra competitiva, Panucci non può sbagliare dopo aver incassato il sorpasso più amaro lo scorso maggio. Ha cambiato parecchio il Latina, precipitato in 12 mesi dalla finale playoff (vinta dal Cesena) alla disperata lotta salvezza, ma l’impressione è che i nerazzurri di Iuliano siano evoluti per carattere e obiettivi. Una menzione a parte la merita la Salernitana che ritrova la B dopo 6 stagioni e si candida a rivelazione: Torrente ha potenzialità e disponibilità di un gruppo con i vari Sciaudone, Eusepi e Donnarumma (entrambi capocannonieri in Lega Pro) oltre all'amuleto Troianiello, 7 promozioni in carriera delle quali 4 in Serie A. Basterà?

Retrovie o rilancio? - Inquietate dallo spettro retrocessione prima della riscossa salvezza, Trapani e Ternana puntano alle acque calme attraverso organici collaudati e allenatori di fiducia: Cosmi e il ritrovato Toscano. Se il Modena versione Crespo non può dirsi cautelato dal solo e inesauribile Granoche, il pragmatico Lanciano insegue qualcosa di più del centro-classifica: nuove soluzioni come Ferrari e Marilungo avvalorano la tesi. Marchi uomo chiave della Pro Vercelli, Crotone incognita tra Juric e una squadra infarcita di giovani e scommesse. Capitolo neopromosse: stuzzica il Novara di Baroni (Viola, Signori e Galabinov promettono scintille), irrompe il Como dopo 13 anni di purgatorio con una rosa impreziosita da Scuffet ed Ebagua. Ripescato ad inizio agosto, il Brescia ha condiviso lo stesso destino di Ascoli e Virtus Entella che beneficeranno di ulteriori 20 giorni di mercato per salvaguardare la categoria. Missione tutt’altro che impossibile in un torneo votato all'incertezza cronica.