Garcia: "La Nazionale? Può aspettare. A Roma Totti è come il Papa"

Calcio
Rudi Garcia parla della sua Roma (Getty)
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L'allenatore giallorosso parla del suo futuro: "Quando ero a Lille pensavo di restare lì per tutta la carriera, la stessa cosa penso ora con Roma". Su Totti: "Il mio obiettivo è vincere un titolo con il mio capitano, è una persona umile che pensa al bene della squadra"

"Allenare la Nazionale? No, ora voglio vincere dei titoli con la Roma, poi in futuro si vedrà, non ho ancora pianificato nulla". Rudi Garcia non pensa al futuro e si concentra sul presente e sulla sua terza stagione sulla panchina della Roma. "Voglio sempre restare nei miei club, quando ero a Lille stavo benissimo e credevo di restarci per tutta la mia carriera, è la stessa cosa qui a Roma - spiega il tecnico intervistato da Radio RMC -. Allenare all'estero è una bellissima esperienza, ho imparato l'italiano, a Roma ho scoperto non solo una città fantastica ma anche la cultura italiana. L'Italia è un paese veramente bello a tutti i livelli. Io sono francese anche se oggi a tutti gli effetti mi sento romano. Qui c'è un amore da parte dei tifosi decisamente notevole".

Tifosi che si aspettano adesso dei successi anche grazie all'arrivo di giocatori del calibro di Dzeko. "Abbiamo fatto un mercato di qualità - ammette Garcia -. Digne è molto motivato e felice di essere qui, le stagioni al Psg lo hanno fatto crescere molto. Abbiamo deciso di avere una rosa più corta e meno numerosa. Possiamo essere competitivi". Non solo in campionato, ma anche in Europa: "L'obiettivo in Champions è passare il girone ed arrivare almeno agli ottavi di finale. Siamo nel gruppo con i campioni d'Europa in carica, il Barcellona. L'obiettivo è finire proprio dietro ai blaugrana".

Anche grazie all'aiuto di Totti, rimasto in panchina nelle prime due giornate di campionato: "Il capitano è incredibile. E' un giocatore straordinario sia in campo che fuori. I grandi campioni, tra cui c'è ovviamente Francesco, sono anche degli uomini umili, che pensano al collettivo della squadra, sono persone semplici - conclude Garcia -. A Roma non so se sia più importante Totti o il Papa, ma lui continua a pensare al bene della squadra, per lui la maglietta della Roma è come una seconda pelle. E' per questo che alla sua età riesce ancora ad avere piacere a giocare, ad allenarsi. E' ancora un giocatore importante. So che uno dei miei obiettivi è vincere un titolo con lui, con il mio capitano. Lui lo gestiamo in allenamento ma non chiede mai un trattamento particolare".