La Roma vince, ma quanta fatica col Frosinone. Alla Fiorentina basta Babacar

Calcio
Iago Falqué esulta dopo il suo primo gol con la maglia della Roma (foto getty)
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I giallorossi non riescono a trovare spazi contro la squadra di Stellone, strappano i 3 punti con Iago Falqué e Iturbe in un match povero di occasioni. Totti e Dzeko non incidono. Rossi ritorna in campo in maglia viola, ma ci pensa il senegalese a stendere il Genoa

FROSINONE-ROMA 0-2
44' Iago Falqué, 93' Iturbe

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Tanto possesso palla, qualche tiro innocuo e un solo gol. La Roma fatica a vincere 1-0 il primo storico derby contro il Frosinone. Non perché gli uomini di Stellone impensieriscano i giallorossi. Tutt’altro: Szczesny compie una sola parata nel primo tempo su un tiro dalla distanza di Tonev. Tuttavia il Frosinone chiude bene tutti gli spazi, disegna una marcatura perfetta su Totti e piazza Diakité a uomo su Dzeko. Una sfida tra giganti che costringe il bosniaco ad allargarsi per trovare spazi. Il copione sembrava destinato ad uno scialbo 0-0, ma il “muro giallo” ciociaro crolla al 44’ su una disattenzione costata carissima a Stellone. Rimessa laterale in zona d’attacco per la Roma, il pallone viene indirizzato verso l’area di rigore, Dzeko lascia sfilare e al centro dell’area si infila Iago Falqué. Lo spagnolo tocca il pallone, che viene deviato da Soddimo e si infila alle spalle di Leali. Un gol fortunato, il primo di Iago Falqué alla Roma, ma preziosissimo per Garcia. Il Frosinone protesta per un rigore non fischiato per fallo di mano di Digne in area.

La Roma fatica - Nella ripresa l’allenatore francese ha bisogno di dare una scossa per provare a cambiare la partita. La Roma è in vantaggio, ma continua a fare troppa fatica nel trovare spazi. Totti, schierato per la prima volta titolare in questo campionato, non entra mai nel vivo dell’azione e viene anche ammonito per un brutto pestone a Dionisi. Garcia non può fare affidamento neanche su Dzeko, evidentemente stanco dopo gli impegni con la Nazionale. Il bosniaco viene sostituito un po’ a sorpresa al 57’ per fare posto a Nainggolan, passando a un centrocampo a tre con Totti unica punta. La Roma fatica a costruire gioco e gli animi si accendono: battibecco in campo tra Florenzi e Manolas per qualche problema sulle marcature. I giallorossi vorrebbero provare a gestire il vantaggio con serenità, ma faticano a far girare il pallone anche per la grande aggressività del Frosinone, che non avrà grande tecnica ma ha carattere da vendere e dà tutto in campo (forse anche troppo, quando Rosi viene ammonito per simulazione al 76'). Florenzi, ancora una volta fra i migliori, colpisce l'incrocio dei pali nel finale. Nel recupero Iturbe chiude il risultato sul 2-0. Garcia aveva chiesto di giocare come se il Frosinone fosse stata la Juve, ma così non è stato. Il risultato è lo stesso (una vittoria), ma rispetto al match contro i bianconeri la Roma compie un passo indietro.


FIORENTINA-GENOA 1-0
60' Babacar

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LE PAGELLE

Gli occhi erano tutti per lui nella speranza che potesse bagnare il suo nuovo esordio da titolare con la maglia della Fiorentina con un gol. Sessanta minuti giocati a buon ritmo per Giuseppe Rossi, che ha aiutato la squadra contro un avversario ostico, il Genoa che sovente, specie nel primo tempo, ha messo in guardia la Fiorentina di Paulo Sousa. Tra tutti è spuntato, alla fine, Babacar che ha deciso il confronto regalando ai viola il secondo successo in campionato. Proprio Babacar aveva segnato, nel 2010, al Genoa il suo primo gol in serie A.

Espulso Badelj - E il compito della Fiorentina è risultato ancora più ardo dopo l'espulsione di Badelj mandato anzitempo negli spogliatoi per un doppio cartellino giallo. Nonostante l'inferiorità numerica la Fiorentina non si è rintanata nella propria trequarti e pur subendo, in qualche occasione, l'iniziativa avversaria è riuscita a controllare abbastanza agevolmente le soluzioni offensive proposte dalla squadra di Gasperini.

Vittoria meritata - Alla fine la viola vince con merito un match non particolarmente entusiasmante. Una partita che restituisce nuova linfa al campionato della Fiorentina ma che non inficia quanto di buono fatto dal Genoa di Gasperini che, forse, non raccoglie, ad oggi, ciò che realmente la sua squadra esprime in campo.