Primi da soli 5 anni dopo. Tre vittorie consecutive in avvio di campionato, come non accadeva dal 2002/2003. Quattro gol fatti e uno solo subito. E un margine di crescita ancora ampio. E così i nerazzurri sono di nuovo padroni di San Siro
Primi da soli 5 anni dopo. Tre vittorie consecutive in avvio di campionato come non accadeva dal 2002/2003. Quattro gol fatti e uno solo subito. E un margine di crescita ancora ampio. Indizi di una nuova Inter, immagini di un presente lontanissimo da una stagione fa. Quanto tutta la rosa, notevolmente potenziata dal mercato.
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— F.C. Internazionale (@Inter) 13 Settembre 2015
Lo dimostra il primo tempo di Jovetic, ancora protagonista assoluto, con il coraggio che serve per prendere costantemente l'iniziativa e la tecnica necessaria per assecondare una forte volontà. I tiri più insidiosi sono i suoi, suo l'assist per Icardi, che spreca. Torna dall'infortunio, al momento non ancora al gol, ma anche nell'atteggiamento si sta calando nel ruolo di capitano della squadra, che nel frattempo accoglie i primi passi di Perisic, da trequartista.
Il croato può fare molto di più, soprattutto quando giocherà esterno. Kondogbia è decisamente migliorato nella ripresa. I risultati aiutano a inserire i nuovi con più pazienza, ma il contributo è già evidente, anche nella carica ed esperienza di Felipe Melo, fondamentale soprattutto in partite così. Per questo Mancini l'ha voluto. E pian piano l'amalgama si farà, Ljajic deve ancora esordire. Intanto gli innesti si inseriscono su una base più solida. Nella prova di Juan, nella carica di Medel, prezioso al centro della difesa, nel gol vittoria di Guarin Ora Mancini ha più soluzioni, la difesa, traballante all'inizio, regge anche grazie ad Handanovic, decisivo soprattutto su Balotelli. E così, l'Inter è di nuovo padrona di San Siro.