Squadra sprofondata a -10 dall'Inter capolista, dodicesima con meno della metà dei punti del Sassuolo e appena due di margine sulla zona retrocessione. Sabato al San Paolo (tonerà Morata) vietato sbagliare. Il presidente Fca striglia tutti dopo il match col Frosinone
Delusione, rabbia, amarezza. Juventus sprofondata a -10 dall'Inter capolista, dodicesima con meno della metà dei punti del Sassuolo e appena due di margine sulla zona retrocessione. Una crisi di risultati che ha spinto la proprietà alla prima strigliata di stagione.
Il presidente di Exor, John Elkann, ha mandato un messaggio inequivocabile: la "stessa determinazione di Manchester" va messa in campo anche quando "si affronta il Frosinone". In altre parole: senza la cattiveria e la fame di vittorie non si va da nessuna parte. "La Juve - ha precisato Elkann - sta crescendo come squadra, ha dimostrato di essere una grande squadra con il Manchester City". Ma gli obiettivi non vanno mai persi di vista: "Non c'è dubbio che bisogna affrontare tutte le partite con il lavoro e la concentrazione che tutte le partite richiedono".
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— JuventusFC (@juventusfcen) 25 Settembre 2015
La notte magica in Champions, la rimonta all'Etihad Stadium, sembra storia lontana. E la squadra, come se non bastasse, continua a perdere i pezzi: questa volta i medici hanno fermato Lichtsteiner, costretto a una notte in ospedale per il malessere, con difficoltà respiratorie, che l'ha colpito nell'intervallo di Juve-Frosinone. Il difensore svizzero ora sta bene, ma quasi sicuramente salterà la trasferta di Napoli. E la lista degli indisponibili continua ad essere lunga.
Allegri si era arrabbiato per la "gestione della partita", ne ha riparlato giovedì con i giocatori a Vinovo, sul campo di allenamento. "Sono errori di gioventù - la sua analisi - la lettura della partita è stata sbagliata e si è sentita la mancanza di tanti giocatori di esperienza. Ma l'1-0 si doveva portare a casa, il Frosinone ormai non ci stava dando più preoccupazione. Allo stesso modo, domenica scorsa - ha aggiunto - non mi era piaciuto che avessimo lasciato il 50% del possesso palla al Genoa rimasto in 10".
Questa Juve deve ancora crescere tanto, ma nessuno a Torino ha tempo e voglia di aspettare. Ecco perché Allegri è preoccupato: "In questo momento possiamo vincere e perdere contro chiunque. Sono realista, non mi faccio prendere dai grandi sogni. Ma non dobbiamo demoralizzarci". All'attivo della Juve ci sono soltanto 5 gol, a fronte di decine di occasioni: "Questo aspetto non mi preoccupa, i gol arriveranno. E abbiamo tutta l'annata davanti per rimontare". Di nuovo, però, al San Paolo la Juve non potrà più sbagliare. Dopo i "due punti buttati via", - è il monito di Bonucci - è tempo di recuperarne. la vittoria sfumata "ci serva da esperienza. Che ci faccia tornare quella fame di portare a casa il risultato che ha sempre contraddistinto chi ha indossato questa gloriosa maglia portandola in alto, in Italia e in Europa. Così si diventa squadra, così si diventa grandi". A Napoli quasi sicuramente tornerà disponibile Morata.