De Laurentiis: "Il San Paolo? E' un cesso che strapago"
CalcioIl presidente del Napoli si scaglia contro l'amministrazione comunale: "E' assurdo che siano loro a pronunciarsi sullo stadio. Dovremmo giocarci gratis. Senza convenzione, cerco un terreno e vado a costruire subito"
"E' assurdo che il Consiglio comunale debba dire è troppo, è poco o che debba pronunciarsi sulla questione del San Paolo. Io mi domando: ma cosa mi stai dando? Un grande cesso, mi vergogno ad entrarci". E' lo sfogo del presidente De Laurentiis in un'intervista a Radio Kiss Kiss nella quale ha affrontato il problema dello stadio. "Io - ha aggiunto il presidente - sono Aurelio De Laurentiis ed il Napoli si chiama Calcio Napoli. Di questo ne vado io ne vado fiero. Noi andiamo a giocare in un cesso, dovremmo giocare gratis, invece mi hanno fatto strapagare"
Attacco al sindaco De Magistris - Se entro la fine di ottobre non ho una convenzione ponte, dichiarerò il de profundis del San Paolo con la morte nel cuore, mi vado a cercare un terreno e vado a costruire subito. Il signor sindaco nel lontano gennaio, è venuto a cena nel mio ufficio e gli ho spiegato ciò che avrei voluto fare. Avrei messo 20 milioni di euro, miei personali, e gli avrei fatto i lavori allo stadio. Gli brillavano gli occhi, mi ha stretto la mano e ci siamo accordati -dice De Laurentiis-. Ho chiamato l'architetto Zavanella ed abbiamo stipulato il contratto. Per rispettare tutti i parametri, entro il 15 luglio abbiamo consegnato lo studio di fattibilità ed il 31 luglio abbiamo consegnato il piano economico-finanziario".
Napoli squadra europea - De Laurentiis sottolinea di avere "portato il Napoli per sei anni consecutivi in Europa e tutta la 'monnezza' della napoletanità non di livello l'abbiamo ammortizzata nel mondo con l'immagine del Calcio Napoli che è diventata la sedicesima squadra a livello mondiale. Di questo mi si deve dare atto, questi risultati sono arrivati nonostante la schifezza del San Paolo che ci viene dato in concessione il giorno dell'evento.