La sfida, Zenga-Mancini e una voce sola: "Non sarà mai una partita come le altre"

Calcio
Roberto Mancini è ritornato all'Inter nel 2014. Walter Zenga allena la Sampdoria da questa stagione
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Destini incrociati, domenica a Genova Sampdoria-Inter. Zenga ha nel cuore i nerazzurri. Mancini ha scritto la storia dei blucerchiati. Il tecnico della Samp:"Cassano è il nostro uomo". E Mancini attacca i giornalisti: "Impreparati"

"Mancherei di rispetto all'Inter, ai tifosi e a me stesso se dicessi che questa è una
partita come le altre". Walter Zenga ha i colori nerazzurri nel cuore e non potrebbe essere altrimenti vista la straordinaria carriera vissuta da assoluto protagonista vestendo la maglia dell'Inter. Domenica la sua Sampdoria sfida la squadra di Roberto Mancini, uno che invece ha scritto la storia dei blucerchiati. "Ho grande rispetto per l'Inter - ha proseguito Zenga in conferenza stampa - ma come ho detto quando sono arrivato: la Sampdoria è un punto d'arrivo per me. Ho indossato questa maglia, so quale onore sia poterla vestire. Per cui domenica darò il massimo per vincere questa importante partita.

 

La pretattica di Zenga - Per quanto riguarda il campo, l'allenatore blucerchiato spiega: "Muriel e Pereira sono tra i convocati. Non vi dico di più perchè il mio amico Mancini gioca a nascondino". Amico ma anche compagno di mille battaglie e simbolo di una squadra che ha fatto la storia. "Col Mancio ho giocato la prima volta nell'84 - ricorda - poi ne sono seguite tante. Lui qui a Genova è il calcio, c'è poco da dire".

 

Cassano - Potrebbe toccare ad Antonio Cassano guidare l'attacco blucerchiato al fianco di Eder. "Cassano vede spazi per la palla che altri manco si sognano. Lui è importantissimo per noi e si avvia verso il cento per cento della forma. Quanto può giocare? E chi vi dice non parta dall'inizio... ".

 

Amarcord - Walter Zenga non è il solo a sfidare il suo passato (durato 22 anni) con la maglia dell'Inter. La storia della Sampdoria è la storia di Roberto Mancini, che ammette: "Sono già  stato tante volte a Marassi da avversario, ma è chiaro che per me è sempre una partita speciale perchè sono stato tanti anni nella Sampdoria e sono stati anni importanti. Mi fa piacere trovare Walter che è stato un compagno e un avversario di tante battaglie, sono felice che sia in Italia e che alleni la Sampdoria".

 

Ferrero non è Mantovani - Il Mancio ha poi parlato anche del presidente Ferrero. "E' molto simpatico, ma io alla Samp ho avuto Mantovani e al momento c'è  un po' di differenza, anche perchè la nostra squadra ha vinto tanto. Ferrero sta facendo un ottimo lavoro. Domenica bisognerà fare attenzione la Sampdoria è un'ottima squadra con 3-4 giocatori di grande qualità lì davanti che possono risolvere la partita".

 

Jovetic in Nazionale - "A me della convocazione di Jovetic non frega niente. Non è successo niente, non sono arrabbiato con nessuno", dice l'allenatore dell'Inter, la convocazione è di prassi - aggiunge - poi si farà visitare. Non è in grado di giocare, altrimenti sarebbe stato chiamato per la partita contro la Samp. Quindi, non credo giocherà in Nazionale".

 

L'attacco ai media - "I giornalisti scrivono, ma non sanno quello di cui parlano. I giocatori sono sempre undici in campo. Non si perde per il modulo. Si perde perché gli avversari giocano meglio o perché si fanno degli errori. In Italia si parla sempre delle stesse cose, ma sono particolari che non incidono. Incidono le giocate, gli errori. Ma le rivedete le partite? Io sinceramente non mi preoccupo per quello che scrivono: io non sono preoccupato perché uno critica me perché ho cambiato il modulo o perché faccio giocare uno oppure l'altro. Voi dovete scrivere, fate il vostro lavoro, ma io non cambio le mie scelte. Certi commentatori dovrebbero prepararsi di più, rivedere le partite e verificare quello che dicono".