LA FOTOGALLERY. Al comando solitario come nella stagione 1998/99, la squadra di Sousa segue le orme della rivelazione viola allenata da Trapattoni: già campioni d’inverno, i toscani chiusero al terzo posto dopo il crac di Batistuta e la suadade di Edmundo
Dopo 17 anni la Fiorentina si riscopre capolista solitaria. I viola di Paulo Sousa come gli uomini di Giovanni Trapattoni che, nella Serie A 1998/99, rimasero soli al comando fino alla 20.a giornata (7 febbraio) prima di cedere la vetta -
Batosta Milan, poker del Napoli a San Siro. La super Fiorentina è sola al comando
Di ritorno in Italia dopo i successi con il Bayern Monaco, sulla panchina viola sedeva Giovanni Trapattoni dove rimarrà fino all’estate del 2000 prima dell’incarico alla guida della Nazionale. La prima stagione a Firenze fu senz’altro esaltante -
Risultati e classifiche della Serie A
Quella Fiorentina occupò la testa della classifica dalla 4.a giornata per una larga fetta del girone d’andata, nonostante il pressing della Juventus. A centrocampo il numero ‘10’ era Manuel Rui Costa, trequartista che andò in doppia cifra -
L'ALBUM della Serie A
Se il portoghese firmò il primo gol stagionale contro l’Empoli, nella 2.a giornata il 2-1 decisivo a Vicenza venne segnato da “Lulù” Oliveira, attaccante belga originario del Brasile, già a Firenze dal 1996 dopo l’esplosione a Cagliari -
Guarda i GOL della Serie A da Sky Sport
Tuttavia il leader carismatico e realizzativo di quella Fiorentina era Gabriel Omar Batistuta, centravanti che ha segnato la sua storia a Firenze. Il tris a San Siro contro il Milan fu solo un assaggio della sua stagione -
Batosta Milan, poker del Napoli a San Siro. La super Fiorentina è sola al comando
I viola conquistarono la vetta della Serie A dopo il 3-1 al Milan e vi rimasero fino al 1 novembre quando, sconfitti a Parma, cedettero la leadership alla Juventus per soli 7 giorni. Da lì ripartì la cavalcata della Fiorentina -
Risultati e classifiche della Serie A
Suo malgrado il brasiliano Edmundo si rivelò uno dei protagonisti di quella stagione viola. Soprannominato “O Animal” per via del suo carattere bizzoso e imprevedibile, il brasiliano era stato acquistato dal Vasco da Gama per 13 miliardi di lire -
L'ALBUM della Serie A
La Fiorentina targata 1998/99 vantava una delle migliori difese del campionato: Toldo tra i pali era una certezza, Padalino e Firicano già apprezzati in viola. Le new entry erano Repka e Torricelli, quest’ultimo convinto dalla presenza di Trapattoni -
Guarda i GOL della Serie A da Sky Sport
Una delle note più positive di quella stagione fu il tedesco Jorg Heinrich, già campione d’Europa con il Borussia Dortmund. Insieme a Toldo fu il giocatore più utilizzato (33 presenze) guadagnandosi la stima dei tifosi del Franchi -
Batosta Milan, poker del Napoli a San Siro. La super Fiorentina è sola al comando
Ripartiamo dal percorso viola che, nei primi 50 giorni della Serie A, conobbe due ko esterni: il primo all’Olimpico contro la Roma (2-1 di Totti al 90’), il secondo a Parma (doppietta di Crespo). Batistuta ritrovò il connazionale Veron -
Risultati e classifiche della Serie A
Proprio Batigol fu il protagonista assoluto di quella squadra, maglia che vestiva dal 1991 e con la quale si era già laureato capocannoniere nell’annata 1994/95 (26 reti). Il suo avvio di stagione fu semplicemente straripante -
L'ALBUM della Serie A
La sua mitraglia non sparava mai a salve: nelle prime 17 giornate realizzò altrettante reti e vinse tutte le gare casalinghe. Oltre al già citato tris contro il Milan ripetendosi contro il Cagliari, Batistuta riservò 2 gol a Salernitana e Venezia -
Guarda i GOL della Serie A da Sky Sport
Spesso ispirato da un Rui Costa mai così decisivol (10 gol in quella stagione), Batistuta divideva l’attacco con i già citati Edmundo e Oliveira nonché Robbiati, Esposito ed un giovanissimo Tavano che s’affacciava al grande calcio -
Batosta Milan, poker del Napoli a San Siro. La super Fiorentina è sola al comando
Con il successo sul Cagliari (17 gennaio 1999) la Fiorentina si laureò campione d’inverno. Il sogno più bello di Firenze prendeva forma, alimentato da una squadra intenzionata ad accelerare nella seconda parte di campionato -
Risultati e classifiche della Serie A
Il 7 febbraio 1999, ultima storica data per la Firenze capolista, iniziò il crollo viola dopo lo 0-0 contro il Milan. Caduta dettata in primis dall’infortunio di Batistuta (distorsione al collaterale del ginocchio) che privò Trapattoni del suo bomber -
L'ALBUM della Serie A
L'istante più buio fu accompagnato dalle “gesta” di Edmundo, già segnalato in passato per i suoi comportamenti non convenzionali. Evidentemente la sua voglia di Carnevale superava la bontà delle parole pronunciate nella sua presentazione in viola -
Guarda i GOL della Serie A da Sky Sport
Nel momento in cui Batistuta era infortunato, “O Animal” fuggiva da Firenze direzione Milano: a Malpensa lo aspettava un volo per atterrare a Rio de Janeiro. Dichiarò: “È tutto scritto nel contratto, tornerò se ne avrò voglia” -
Batosta Milan, poker del Napoli a San Siro. La super Fiorentina è sola al comando
Contro il Milan si erano infortunati Batistuta e Oliveira, mentre Esposito si fece espellere. Una strage. Ciò nonostante, come dichiarò anni dopo, Edmundo lamentava il pagamento degli stipendi arretrati e ne approfittò per allontanarsi -
Risultati e classifiche della Serie A
Il doppio episodio stroncò le velleità di Scudetto della Fiorentina, che perse terreno e chiuse il campionato al terzo posto a quota 56 punti, traguardo comunque valido per la Champions League. I viola persero la finale di Coppa Italia contro il Parma -
L'ALBUM della Serie A
Un’ascesa irresistibile seguita da una caduta dolorosa. È ciò che non si augura la Fiorentina di Paulo Sousa, rilevazione di questa prima parentesi stagionale. Se le similitudini rimandano a 17 anni fa, i viola sperano di scrivere un finale diverso -
Guarda i GOL della Serie A da Sky Sport)
)
)
)
)