Inter-Juventus, nuova gerarchia cercasi in campionato

Calcio

Silvia Vallini

Con i nerazzurri a più 8 in classifica e i bianconeri in ripresa, la supersfida di domenica al riavvio della serie A farà capire da che parte pende il pendolo delle gerarchie. Perché entrambe le squadre vengono da 10 anni di dominio

10 anni di dominio intervallato solo dal Milan nel 2011, interrotto da reciproci dispetti, conferma di una rivalità che sfugge a logiche e classifica. La Juve che, con Felipe Melo, batte l'Inter nell'anno del triplete, l'Inter che infligge alla Juventus la prima, storica, sconfitta allo stadium nel 2012 con Stramaccioni  in panchina.

Ma per tornare all'equilibrio, occorre saltare oltre l'ultimo decennio e il solco del 5 maggio, al termine di una stagione a due. Perfetta parità: 0-0 a Torino, 2-2 al ritorno, in entrambi i casi è l'Inter ad arrivare alla sfida davanti alla Juventus, seppur di poco, fino a cedere però il passo ai rivali all'ultima giornata. Si chiude così un altro faccia a faccia per lo scudetto, simile a quello del 1997/98, dell'ormai famigerato rigore negato a Ronaldo. Vittoria per l'Inter con Djorkaeff all'andata, al ritorno prevalgono le polemiche, alla fine, invece la Juventus, che si aggiudica il titolo proprio davanti all'Inter.

Ma sono gli anni 80' i più combattuti, anche se non sempre direttamente per il primato. Emblematico l'89-'90: Juventus e Inter finiscono appaiate come raramente accaduto nella storia: terze a -7 dal Napoli. Nei confronti diretti si impongono di misura una volta a testa. E' nell'84-'85, anno del Verona, però, che la regolarità si spezza per lasciare spazio allo spettacolo: 3-1 per la Juventus a Torino in risposta al netto 4-0 dell'Inter a San Siro, doppietta di Rummenigge. 6 sono invece i gol di Del Piero all'Inter, quanti quelli segnati alla Juventus da Icardi, simbolo di una nuova fase, che con l'Inter a più 8 e la Juventus in ripresa, farà capire domenica da che parte pende il nuovo equilibrio.