Capuano non perdona: “Sperotto è un bamboccio. Si è preso gioco di me”

Calcio

Gianluca Maggiacomo

Ezio Capuano, allenatore dell'Arezzo
capuano

L’INTERVISTA. L’allenatore dell’Arezzo non perdona il giocatore che ha fatto girare sul web la sua sfuriata negli spogliatoi dopo che i toscani avevano perso contro una squadra di Promozione. RIASCOLTA LO SFOGO DI EZIOLINO

Il dispiacere per quel che è successo sta svanendo, ma Eziolino non perdona. Lo dice e lo conferma tante volte. E poi attacca: “Sperotto è un bamboccio che si è preso gioco di un uomo di 50 anni come me. Per questo non rientrerà più nei piani dell’Arezzo”. Mister Capuano, l’allenatore dei toscani che militano nel girone B di Lega Pro, è fermo e deciso. I fatti, per chi ancora non li conosce, sono questi: lo scorso 9 ottobre, dopo un’amichevole persa dall’Arezzo contro una squadra di Promozione, Capuano entra negli spogliatoi e si scaglia contro i suoi  (“Siete delle m…. umane, vi squarto. Se perdete con la Carrarese ne metto dieci fuori. Indegni”). Lo sfogo viene registrato da un suo calciatore (il terzino Nicolò Sperotto) con lo smartphone. Un audio di meno di 3 minuti che in poche ore fa il giro del web, divenendo subito virale.

 

Mister l’ha sbollita un po’ di rabbia per tutta questa storia?

“Ma no, no c’è nessuna rabbia da mandar via. Piuttosto non capisco l’uragano mediatico in cui tanti giornalisti stanno sguazzando. Troppo clamore. Ci manca solo che si interessi a me Maria De Filippi…”. 

 

Ritorniamo alla famosa registrazione. Cosa ha pensato quando l'ha sentita?

“A risentire quelle parole un po’ mi vergogno pure, ma sono un focoso. Chi lavora con me lo sa: uso parole come quelle per spronare il gruppo”.

 

Erano frasi forti…

“Sì ma erano parole, non mi sembra che nei giorni successivi ci siano stati spargimenti di sangue ad Arezzo. Io sono fatto così. Vivo tutta la settimana per il risultato. Sono passionale e me ne vanto. Nel momento in cui dovessi perdere questa foga smetterei di allenare. Di certo c’è che sono 21 anni che sto nel calcio professionistico e una vicenda del genere non mi era mai capitata. Frasi come quelle che ho detto io ai miei ragazzi sono pronunciate quotidianamente in tutti gli spogliatoi d’Europa, non c’è nulla di cui scandalizzarsi”.

 

Cosa l’ha infastidita di più di tutta questa vicenda?

“Infastidito? Io sono disgustato dal fatto che un uomo di 50 anni come me debba essere registrato da un bamboccio ed essere deriso”.

 

Capuano, ha parlato con Sperotto?

“Assolutamente no. Si è fatto sentire solo dove aver appreso che l’Arezzo lo aveva messo fuori lista. Mi ha chiamato e scritto un sms”.

 

In questa telefonata Sperotto le ha chiesto scusa?

“Sì, ma quella chiamata la doveva fare molto prima. Il calciatore ha avuto quasi tre giorni per alzare il telefono ma non lo ha fatto. Mi avesse cercato subito, come lo spogliatoio gli ha chiesto, la faccenda sarebbe stata gestita in maniera diversa. Chi commette un errore non deve nascondersi, altrimenti diventa un codardo”.

 

Passi indietro da parte sua e della società per un ritorno in lista di Sperotto?

“Assolutamente no, noi siamo l’Arezzo, non scherziamo. Siamo una società serie e di grandi principi. Se prendiamo una decisione non la possiamo cambiare. Secondo noi Sperotto non può più far parte del gruppo, punto”.

 

Secondo molti si è trattata di una goliardata, però.

“E’ vero, è stata una goliardata, ma allo stesso tempo, ripeto, si è preso gioco di una persona che poteva essere suo padre. Noi allenatori ci giochiamo il posto tutti i giorni e non possiamo essere sbeffeggiati da mocciosi”.