Fabio Tito torna a Ischia da avversario: "Lì ho lasciato un pezzo di cuore"

Calcio
Il terzino della Casertana Fabio Tito (Foto: www.casertanafc.it)
Fabio Tito

Il terzino della Casertana affronta la squadra che l’ha rilanciato e con la quale ha anche vinto un campionato: "Tre anni intensi, abbiamo fatto un mezzo miracolo. Promozione in Serie B? Non è il nostro obiettivo"

A 17 anni Fabio Tito era già un ex calciatore. Per sua scelta. “Giocavo nelle giovanili del Napoli. Ebbi una crisi di rigetto, dopo aver visto troppe cose che non mi piacevano”. Se ne tornò nella sua Castellammare di Stabia, trovò lavoro come cameriere. E basta ‘pallone’.
 

Oggi, a cinque anni di distanza, è titolare fisso nella Casertana capolista del girone C di Lega Pro. A cambiare le sorti della sua vita, Pasquale Matarese, tecnico che ha guidato alcune squadre dilettantistiche campane, suo concittadino: “Mi incontrò e mi disse che uno come me aveva ancora tanto da dare. Mi convinse a riprendere in Eccellenza a Scafati, e da lì ripresi a giocare seriamente”.
 

Tappa successiva, Ischia. Tre anni, un campionato vinto. Domani, con la sua Casertana, prenderà il traghetto per tornare nell’isola verde, ma da avversario: “Lì ho lasciato un pezzo di cuore. Tre anni intensi, a cominciare dal provino dove mi presero dopo appena 10 minuti fino all’incredibile campionato di due anni fa, dove riuscimmo ad entrare nella Lega Pro unica pur avendo perso per strada molte delle pedine più importanti della squadra: un mezzo miracolo”. Nel frattempo, aveva cambiato (anzi, ribaltato) la sua posizione in campo: da esterno destro d’attacco a sinistro di difesa.
 

La Casertana si ritrova al primo posto in classifica. Dopo sette giornate non può essere lì per caso. Contro il Catania, battuto lunedì scorso per 2-0, i falchetti hanno sfoderato una prestazione che rasenta la perfezione: “La promozione non è il nostro obiettivo, ma per ora abbiamo dimostrato di valere. Il mister Nicola Romaniello ci fa stare bene, non ci carica di pressioni e questo aspetto conta molto. Ma sappiamo che ogni partita è una battaglia, a cominciare da domani contro una squadra tosta. Allenata da un tecnico, Dino Bitetto, che a Caserta conosciamo bene, nostro malgrado: il 3-2 con cui venne a vincere da noi l’anno scorso (sulla panchina del Melfi n.d.r) ci costò caro, con la mancata ammissione ai playoff”.