La rivincita di Sarri: "Lo scudetto? Per tutti in estate eravamo deboli"

Calcio
L'orgoglio di Sarri: "Lo scudetto? Ma non dicevate che la squadra si era impoverita?" (Getty)
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Alla vigilia della sfida contro il Palermo, l'allenatore del Napoli torna sulle critiche di inizio campionato: "Dicevate che l'allenatore non era all'altezza della piazza e che la squadra era povera e ora?". Sul momento positivo: "Serve continuità di risultati"

Dopo un inizio stagione a rilento, il Napoli di Maurizio Sarri ha infilato sette vittorie consecutive (di cui quattro in campionato). Alla vigilia della sfida del turno infrasettimanale contro il Palermo, l’allenatore azzurro si leva un sassolino dalla scarpa: “Lo scudetto? Se guardiamo a poco tempo fa si parlava di una squadra che non si era rinforzata e aveva un allenatore inadeguato alla piazza”. Ai cronisti che gli ricordavano delle parole di Maradona, Sarri risponde con semplicità: “Lo dissi già all’epoca. Lui è un idolo e lo sarà per sempre per me. Può dire quello che vuole, non me la prenderò mai”.

 

L’obiettivo allora è quello di continuare così: non solo gioco spumeggiante e tanti gol. Anche e soprattutto punti. "Contro il Chievo abbiamo dimostrato - ha aggiunto l’allenatore del Napoli - una buona applicazione e approccio mentale, ora dobbiamo essere bravi a dare continuità a questo atteggiamento. I ragazzi si stanno rendendo conto del grande potenziale di squadra. Ma sono consapevoli anche di alcuni difetti su cui lavorare per migliorare". 

 

Le condizioni di Insigne - "Lorenzo sta meglio, è recuperabile, ma il suo ginocchio sembra diventato un bersaglio". Brutto il colpo subito sul ginocchio operato lo scorso anno, nel corso della sfida contro il Chievo da Meggiorini: "Lo colpiscono sempre nello stesso punto, comunque ha retto bene". Sarri ha poi parlato del momento della squadra: “Spero ci manchi ancora parecchio per essere al 100%. Ma conoscere il top di una squadra è sempre difficile, nell'arco di una stagione lo tocchi per un paio di volte, anche perché non facciamo uno sport in cui ci si prepara sei mesi per un evento, ma un gioco che ci porta in campo ogni tre giorni, quindi l'obiettivo è di stare il più a lungo possibile intorno all'85%-90%".