Giordano: "Studio all’Alessandria per diventare come Marchisio"

Calcio

Alfredo Alberico

Andrea Giordano, centrocampista classe '97. Gioca con la Beretti dell'Alessandria
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LA GIOVANE ITALIA. Centrocampista classe '97, passato per gli Allievi della Juventus, oggi con la Beretti dei Grigi. "Qui so di poter crescere, la prima squadra è un obiettivo. M'ispiro al Principino"  

Andrea Giordano ce la sta mettendo tutta per realizzare il suo sogno. Centrocampista dell’Alessandria Calcio, già nel 2014 aggregato alla prima squadra per la preparazione al campionato di Prima Divisione, ora sta cercando di lasciarsi definitivamente alle spalle un infortunio (rottura legamento crociato del ginocchio destro) e di rimettersi in luce con la Beretti. “Non è facile, ma sto dando il massimo e sono ottimista. Quello che sto giocando con la Beretti è decisamente un buon campionato. Fare bene qui è l’unica strada per migliorare e mettere in difficoltà l’allenatore della prima squadra".

Gioca davanti alla difesa, spesso in posizione di mezzala, comunque in ruoli di responsabilità che sembrano rispecchiare la sua personalità, solo apparentemente introversa: “Quello che faccio mi gratifica, nel senso che so di avere una posizione delicata in campo. Quanto poi mi riesca, beh, questo dovrebbe dirlo il mio tecnico. Io so solo di dover dare tutto e continuare a lavorare".

Del calcio moderno Andrea ha preso non solo una certa duttilità tattica, ma anche quel lessico un po’ preconfezionato che, per un ragazzo della sua età (19 anni il prossimo 2 febbraio), può essere giustificato da un eccesso di prudenza e magari di scaramanzia: “Non posso sapere cosa mi riserverà il futuro e se questo mi porterà a giocare in categorie importanti. Per ora considero importante la Lega Pro e l’Alessandria, che è una società di spessore e davvero ambiziosa".

E se il futuro è cosa incerta, ciò che di sicuro ha lasciato il segno nella giovane carriera di Andrea è il passaggio in bianconero con la Juventus, dove ha giocato nel campionato Allievi 2012-2013. Lì ha avuto modo d’intercettare e osservare grandi campioni e grandi personaggi, dentro e fuori dal campo: “Di quella esperienza mi porto dentro soprattutto la conoscenza e le chiacchierate con Gianluca Pessotto. I suoi valori, la sua semplicità e la sua umiltà sono cose che non dimentico. Così come non dimentico Claudio Marchisio, un giocatore straordinario. M’ispiro a lui”.