Parisi: "Messina mi ha dato tanto, qui sono rinato"
CalcioScontati i tre anni di squalifica, il difensore palermitano riparte dalla città dove è esploso nel 2003 conquistando anche la maglia della nazionale: "Tornare a giocare dopo tanti anni era possibile soltanto qui"
“Parisi tira la bomba”, cantavano i tifosi del Messina negli anni in cui il mancino palermitano gonfiava spesso la rete avversaria con le sue potenti conclusioni, per lo più su calci piazzati. Un coro che sembrava consegnato ai ricordi, ma che si è tornato a sentire domenica scorsa al San Filippo nella partita in cui i giallorossi, vincendo contro la Lupa Castelli, hanno conquistato la vetta della classifica.
Dopo aver scontato oltre tre anni di squalifica, Alessandro Parisi è tornato a giocare vestendo la maglia giallorossa: “Per me è stata una rinascita – spiega il 38enne atleta – e, non lo nascondo, un momento commovente. Rivivere le emozioni del campo, del prepartita. Come una seconda vita. Tornare a giocare dopo tutto questo tempo e a quest’età, era possibile soltanto qui. Nella città che più mi ha dato nella mia carriera”.
Strepitosi i suoi primi due anni in riva allo Stretto: 20 gol, la promozione in serie A, la nazionale, la tournèe con la Juventus. Poi la caduta del club siciliano verso la scomparsa e l’avventura barese, anche questa iniziata benissimo e conclusa male, con il coinvolgimento nel calcioscommesse. Dopo aver conquistato con il Torino la quinta promozione in carriera, arriva lo stop disciplinare: “Per due anni non ne ho voluto più sapere. E’ stato un periodo buio, fatto di silenzi, di assenze. Ne sono venuto fuori grazie alla mia famiglia. Ed un giorno mi si è riaccesa la lampadina: confortato dalla dirigenza del Messina, ho deciso di riprovarci. Che non poteva finire così, che la data della fine della mia carriera l’avrei dovuta decidere io. Non avevo messo chili, potevo riprovarci. Ho ripreso ad allenarmi, tutti i giorni, ed ho atteso pazientemente questo autunno. Ed ora sono qui”. Con il suo ex compagno di squadra Arturo Di Napoli in panchina. Il rientro due settimane fa nella partita vinta ad Andria, in campo nell’ultimo quarto d’ora. Poi la maglia da titolare contro la Lupa, impiegato come difensore centrale. Una prestazione convincente, ed anche un gol sfiorato con una delle sue castagne dalla distanza.
In un girone che cambia leader ad ogni turno, domani il Messina è chiamato a mantenere la leadership nella difficile trasferta di Foggia, contro un’altra squadra in gran salute (tre vittorie di fila, con nove gol fatti e nessuno incassato). Tra i siciliani rientrerà il centrocampista Giorgione, qualche dubbio in attacco dove diversi giocatori non sono al top. Vigilia agitata in casa del Foggia, dopo la nota di Federbet che segnalava un flusso anomalo di scommesse sulla partita vinta nel recupero contro l’Andria: la società pugliese ha replicato, annunciando querela nei confronti dell’organizzazione dei bookmakers che vigila sulla regolarità dei campionati.