LA FOTOGALLERY. Esattamente dodici mesi fa l'Inter affidava ancora la panchina al tecnico di Jesi. In 365 giorni l'ex allenatore del Manchester City ha riportato la squadra in testa alla Serie A. Tra difficoltà iniziali e una "rivoluzione" estiva la storia del nuovo corso nerazzurro
Il 14 novembre 2014 Roberto Mancini prendeva il posto di Walter Mazzarri sulla panchina dell'Inter con la squadra al settimo posto. Esattamente un anno dopo i nerazzurri si trovano in testa alla classifica della Serie A. Ecco mese per mese cosa è successo nella gestione bis dell'allenatore marchigiano -
Inter, è ufficiale: Roberto Mancini è il nuovo allenatore
Nove giorni dopo il suo “insediamento” Mancini deve già affrontare al debutto la sua prima “verifica” nel derby contro il Milan. All'esordio i nerazzurri strappano un pareggio 1-1 con un gioco tutto da rivedere e una rete segnata dal giovane Obi, schierato titolare a sorpresa -
La prima volta di Jeremy, Joel e il gol che non ti aspetti
Le difficoltà della squadra diventano più evidenti nelle settimane successive quando l'Inter va ko contro la Roma all'Olimpico e soprattutto perde 1-2 in casa in rimonta con l'Udinese dell'ex Andrea Stramaccioni -
Inter, ancora una sconfitta: l'Udinese espugna San Siro
Un digiuno di vittorie che Mancini riesce a rompere il 15 dicembre nella nebbia di Verona. Contro il Chievo a decidere sono le reti di Mateo Kovacic e di Andrea Ranocchia -
Prima vittoria per Mancini, decidono Kovacic e Ranocchia
Da quel giorno fino a inizio febbraio l'Inter raccoglierà un solo successo, contro il Genoa l'11 gennaio. Metterà insieme tre pareggi (uno con la Juventus) e due sconfitte, una delle quali all'ultimo secondo in casa contro il Torino che con il gol di Moretti espugna San Siro dopo 27 anni -
Il Torino punisce l'Inter al 94'
Un inizio di 2015 pessimo che sembra svanire a febbraio, quando dopo la sconfitta con il Sassuolo, l'Inter, forte anche dei rinforzi del mercato invernale come lo svizzero Shaqiri, infila nove punti in tre partite. Una serie positiva inaugurata l'8 febbraio con il 3-0 al Palermo grazie a Guarin e alla doppietta di Icardi -
Inter, tre pedate alle polemiche. Palermo battuto 3-0
Marzo però ridimensiona i sogni dei tifosi. Nessuna vittoria, due ko e due pareggi con la migliore prestazione che rimane quella di Napoli contro la squadra di Benitez, già suo giustiziere in Coppa Italia. Un 2-2 in rimonta con Icardi che pareggia all'87' con un “cucchiaio” su rigore -
Inter, che carattere! Rimonta e pareggia 2-2 a Napoli
Il 19 marzo l'Inter esce anche dall'Europa League. Negli ottavi di finale i nerazzurri sono eliminati dai tedeschi del Wolfsburg con una doppia sconfitta: 3-1 in Germania e 1-2 a San Siro -
Inter e Toro, niente rimonta: passano Wolfsburg e Zenit
Ad aprile l'Inter tiene fede al suo soprannome di “pazza”. Il 4 pareggia 1-1 contro un Parma che ha poco da chiedere al suo campionato -
Inter, solo 1-1 col Parma
Tre settimane dopo, il 25 aprile, i nerazzurri battono 2-1 la Roma in piena lotta per un posto in Champions League, con un altro gol di Icardi a pochi minuti dal termine. Tre punti che non spengono le speranze di Europa League dell'Inter -
Carattere Inter, Icardi spegne la Roma: 2-1 all'88'
Un treno europeo a cui l'Inter, più con le capacità dei singoli che con il gioco, riesce a rimanere agganciata fino a metà maggio, grazie anche a una preziosissima vittoria 2-1 con la Lazio in trasferta con una doppietta dell'ex Hernanes -
Hernanes stende la Lazio in 9, l'Inter rincorre l'Europa
Il sogno di giocare in Europa però svanisce per l'Inter tra la 36a e la 37a giornata, quando i nerazzurri perdono con la Juventus e soprattutto con i diretti concorrenti del Genoa di Gasperini che la spuntano 3-2 con una rete nel finale del futuro milanista Kucka -
Kucka lancia il Genoa: 3-2 e Inter fuori dall'Europa
Dopo l'inutile vittoria 4-3 con l'Empoli che vale l'ottavo posto in campionato con la doppietta del neocapocannoniere Icardi, all'Inter è il momento dei “processi” ma soprattutto delle rivoluzioni. I nerazzurri si lanciano così sul mercato. A giugno la società di Thorir strappa al Milan il centrocampista francese Kondogbia -
Kondogbia: "Mai detto sì al Milan. L'Inter il meglio per me"
Nello stesso mese, il 30, Atletico Madrid e Inter annunciano anche l'accordo per il difensore centrale brasiliano Miranda che Mancini vuole affiancare al colombiano Murillo, già “bloccato” da gennaio -
Tutte le notizie sull'Inter
A luglio, mentre la squadra si divide tra ritiro e tournée, i nerazzurri si assicurano Stevan Jovetic, un altro pezzo importante per lo scacchiere tattico pensato per l'Inter da Mancini -
La responsabilità del 10, Jovetic si presenta: "Farò tanti gol"
Uno scacchiere che la società e il tecnico completeranno proprio sulla fine del mercato, con acquisti in serie. Tra i rinforzi portati a Milano dai dirigenti nerazzurri il croato del Wolfsburg Perisic e Felipe Melo, pupillo di Mancini che invece ha lasciato partire verso Madrid il talento di Kovacic -
Inter, Melo e Telles presentati: "Qui per aiutare un grande club"
Una squadra in costruzione che si presenta ai blocchi di partenza del campionato come un'incognita. All'esordio contro l'Atalanta il 23 agosto soffre ma riesce a vincere 1-0 nel recupero con una perla di Jovetic, al debutto ufficiale in nerazzurro -
Jovetic lancia l'Inter, 1-0 contro l'Atalanta
Successi sofferti e di misura che l'Inter mette in fila già dalla seconda giornata, con il 2-1 esterno al Carpi e soprattutto l'1-0 del derby ottenuto con un gran gol di Fredy Guarin al 58' -
Lampo di Guarin, l'Inter vince il derby ed è prima. Balotelli fermato dal palo
Nove punti che uniti agli altri sei raccolti con Chievo e Verona lanciano l'Inter in testa. Ma, complice la qualità degli avversari e alcune scelte tattiche (per esempio la difesa a tre) al primo esame “vero” l'Inter cade con una rovinosa sconfitta 4-1 contro la Fiorentina di Sousa-
Super Kalinic, la Fiorentina stende l'Inter 4-1 e l'aggancia in testa
Un ko che sembra bloccare la squadra di Mancini che pareggia le successive tre partite contro Sampdoria, Juventus e Palermo. Ma è solo un piccolo passaggio a vuoto perché dopo un successo 1-0 con il Bologna i nerazzurri superano in casa la Roma con una rete di Medel giocando una grande partita difensiva -
L'Inter alza il muro, basta Medel: Roma battuta a San Siro
Una vittoria di carattere, come quella che ottiene una settimana dopo a Torino contro i granata. Agli uomini di Mancini bastano una grande prestazione di Handanovic e un gol di Kondogbia, finora uno dei più deludenti, per vincere e portarsi a 27 punti, in vetta al campionato insieme alla Fiorentina di Paulo Sousa -
A pranzo con la capolista: Kondogbia stende il Toro, Handanovic salva l'Inter