La Juve Stabia di Zavettieri: "Possiamo crescere ancora tanto"

Calcio
Nunzio Zavettieri, 48 anni, allenatore della Juve Stabia (Foto dal sito ssjuvestabia.it)
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Con il suo arrivo sulla panchina delle Vespe, la squadra ha cambiato pelle: dai 4 punti conquistati nelle prime sei giornate, nei sono arrivati 10 nelle sei successive

Da quando sulla sua panchina è approdato Nunzio Zavettieri, la Juve Stabia ha cambiato pelle, passando dai quattro punti conquistati nelle prime sei giornate ai dieci raccolti nello stesso numero di gare giocate dall’arrivo dell’ex tecnico dell’Aquila. Con lui la squadra gialloblù non ha mai perso, battendo Catania ed Akragas e sfiorando il colpo a Benevento.

“Ho lavorato inizialmente – racconta – più sulle teste che sulle gambe dei giocatori. Sulle qualità del gruppo non avevo dubbi: importante, in quei primi giorni, era dare ai ragazzi una ventata di ottimismo. Il resto è venuto da sé, e sono sicuro che questo sia un gruppo che ha ancora ampi margini di miglioramento”.

A 48 anni, Zavettieri può dire di aver già provato diverse esperienze: dal calcio a cinque ai settori giovanili, dalla serie B (straordinaria la rimonta del Bari condotto due anni fa da lui e Alberti fino ai playoff) alla... Champions League. Quest’ultima avventura nei suoi due anni in Lettonia, alla guida del Ventspils: “Esperienza fantastica, soprattutto da un punto di vista personale e sociale. Al di là dei modesti valori tecnici delle squadre e delle difficoltà economiche generali, quello baltico è un paese con una grande cultura del lavoro e con un immenso orgoglio. Un’avventura che mi ha arricchito tantissimo”. Seguita da un’altra panchina oltre frontiera, anzi ai nostri antipodi: quella in Australia, con l’Adelaide United: “Quella fu più un’esperienza esplorativa. Il tempo, comunque, di apprezzare una realtà avanzatissima. Davvero un altro mondo”.

Da due anni, la sua ‘casa’ è la Lega Pro, con tutti i suoi problemi: dalle difficoltà economiche dei club allo scarso pubblico sugli spalti, passando per i frequenti scandali legati alle scommesse. “Il calcio è bellissimo, ad ogni latitudine e ad ogni livello. Certo, non possiamo ignorare il momento di crisi che si protrae da anni a questi livelli. Credo che ci sia bisogno di un cambio di cultura, di maggiore coraggio da parte delle società nel portare avanti i loro progetti. Sono troppe le distrazioni che condizionano in modo negativo questo mondo, col risultato che molti giovani anche con buoni valori si perdono per strada. Auspico che anche la Figc e la Lega Pro si attivino in modo deciso per riportare questo mondo agli splendori di alcuni decenni fa”.

Intanto, domenica la sua Juve Stabia fa visita ad una delle squadre più temute del girone: il Messina. Per Zavettieri, calabrese di Melito di Porto Salvo, è praticamente un derby. Si giocherà nello stadio San Filippo, che a breve potrebbe essere intitolato al grande Franco Scoglio, a dieci anni dalla sua improvvisa scomparsa.