Mancini: "Dobbiamo lottare per lo scudetto, abbiamo le carte"

Calcio
Roberto Mancini, Inter (Getty)
Mancini (2)

Alla vigilia dell'anticipo di campionato contro il Genoa, il tecnico nerazzurro presenta la gara che ha in mente e tiene a ribadire che la sconfitta con il Napoli ha mostrato il vero carattere della squadra: "L'obiettivo è la Champions"

"Noi vogliamo lottare per lo scudetto, siamo l'Inter e abbiamo l'obbligo di farlo anche se pensiamo che ci  siano squadre più attrezzate per questo, ma può capitare anche che non vinca la squadra più forte". Il tecnico dell'Inter, Roberto Mancini, non si nasconde e vede la sua come una delle squadre che possono giocarsi lo scudetto fino alla fine. "Mi sembra un campionato abbastanza equilibrato in alto, con 4-5 squadre, e i punti nel girone di ritorno negli scontri diretti si divideranno e magari si abbasserà anche la quota per vincere o andare in Champions, ma il nostro obbiettivo è quello di arrivare in Champions", sottolinea Mancini nella conferenza  stampa che precede la gara con il Genoa di domani. "Se la Juve vinceva i campionati con 8-10 punti di vantaggio, ora li  ha persi ma li può recuperare. Forse, come squadre, Juve, Napoli e Roma sono le più forti, ma poi c'è la Fiorentina che sta giocando bene, quindi in alto è tutto abbastanza equilibrato", aggiunge il  tecnico nerazzurro.

 

Consapevolezza post Napoli -  "A volte delle sconfitte ti permettono di capire certe cose tattiche e di squadra, credo che dopo Napoli ci sia una consapevolezza: possiamo fare bene anche se ci sono squadre più attrezzate  di noi, il campionato è difficoltoso per tutti e non si sa mai". E spiega: "Ho visto che nonostante il 2-0 la squadra ha continuato a crederci e voleva assolutamente rimanere in partita. Ed anche in 10 la  squadra ha continuato a giocare, creando 4-5 occasioni da gol".

 

Chi gioca - Poi il tecnico svela parte della formazione anti-Genoa: "Handanovic, Miranda, Murillo, Melo, Jovetic, sono già cinque..... Perisic? Ieri si è allenato, vediamo come sta. Ma io sono soddisfatto di tutti. La squadra ha bisogno degli attaccanti e un attaccante deve lavorare in base alla squadra. Se non lo fa sta in panchina come tutti. Icardi può capitare che stia in panchina, come Jovetic o  Palacio, non ci sono problemi".