LA FOTOGALLERY. Sono entrambi rossoneri il giocatore-rivelazione dell'anno solare e quello che ha maggiormente deluso. Tra i promossi anche Salah, Bernardeschi e Giovinco. Dodici mesi da dimenticare, invece, per El Shaarawy e Iturbe
Stessa maglia, quella rossonera, ma un 2015 ben diverso. Niang e Balotelli sono solo i principali esempi delle sorprese e delle delusioni di questo anno solare. Ecco tutti gli altri -
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SORPRESE: NIANG. La rinascita di un giocatore che al Milan pareva destinato a non sbocciare mai avviene a gennaio del 2015, con il prestito al Genoa e la “cura Gasperini”. Segna 5 gol in 14 partite (uno anche contro i suoi ex-compagni): in precedenza, in 33 gare in rossonero, non aveva mai trovato la rete. In estate il Milan lo riporta alla base e l’anno magico prosegue fino a dicembre -
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SORPRESE: BERNARDESCHI. Il suo 2015 inizia a maggio per colpa di un infortunio, ma da lì in poi è un’ascesa continua. Nel finale di stagione con Montella segna il suo primo gol in A, con l’avvento di Paulo Sousa matura ulteriormente, scoprendo nuovi ruoli e indossando la prestigiosa maglia numero 10. A novembre la sua prima doppietta in Viola, in Europa League -
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SORPRESE: SALAH. Irrompe nel calcio italiano con il mercato di gennaio, quando Mourinho lo “taglia” dal Chelsea e lo manda alla Fiorentina nell’affare Cuadrado. Affare, sì, ma per la Viola: l’egiziano ha una marcia in più, segna a ripetizione e la Roma, che aveva provato a trattarlo, si mangia le mani. In estate il tormentone e il passaggio in giallorosso, dove solo un infortunio lo ferma sul più bello. Nel complesso, un 2015 super -
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SORPRESE: FLORENZI. La nomination per il miglior gol dell’anno (alla premiazione del Pallone d’oro sapremo se sarà il vincitore del Puskas Award) basterebbe a rendere unico il suo 2015. Una continuità impressionante da gennaio a dicembre, con la consacrazione definitiva (anche in Nazionale). Anche in questa prima parte di stagione, per la Roma altalenante, è sempre stato tra i migliori -
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SORPRESE: DYBALA. Cinque gol da gennaio a maggio con il Palermo, di cui diventa giocatore-simbolo e, nel 2015, anche capitano (nella partita contro il Sassuolo); addirittura 8 da fine agosto a dicembre, dopo il passaggio alla Juventus. Sempre nel 2015 il primo trofeo (la Supercoppa italiana), l’esordio in Champions, la prima convocazione in Nazionale: quella argentina, dopo un sondaggio di Conte che sperava di riuscire a fargli vestire l’Azzurro… -
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SORPRESE: GIOVINCO. In fondo, sempre di calcio italiano si tratta, nonostante da gennaio si sia trasferito a Toronto. Un 2015 da incorniciare, nella MLS. Gol, assist e riconoscimenti a pioggia. A fine anno è il capocannoniere (22 gol) e il miglior assist-man (16) del campionato (primo giocatore della MLS a fare questa “doppietta”), nonché il miglior giocatore della stagione e il miglior debuttante in assoluto. Dimenticavamo: è tornato anche in Nazionale… -
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SORPRESE: LA FIORENTINA. Sicuramente la squadra rivelazione del 2015, come confermano i numeri. Dopo la Juventus (78) è quella che nell’anno solare ha collezionato più punti in classifica (75). Da Montella a Paulo Sousa: il gioco è rimasto spettacolare, con quel pizzico di concretezza in più che mancava -
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SORPRESE: SARRI. Allenatore rivelazione del 2015, senza dubbi. Straordinario con l’Empoli, in una piazza difficile come Napoli si è superato -
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DELUSIONI: BALOTELLI. Un anno tormentato, l’ennesimo. A febbraio sembrava sul punto di dare una svolta alla sua stagione, quando realizza il suo primo gol con la maglia del Liverpool, dopo un digiuno di oltre 3 mesi. Sarà l’unica sua rete in campionato. In estate il Milan lo riporta in rossonero tra lo stupore generale, ma l’interruttore non scatta: 4 partite, un gol, la pubalgia, l’operazione, il ritorno in campo perennemente posticipato -
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DELUSIONI: PAZZINI. Da gennaio a fine maggio 4 gol in rossonero, di cui 3 su rigore. Al Verona va anche peggio: l’infortunio di Toni libera la casella del centravanti, ma lui risponde con appena un gol in 12 presenze. Ultimo in classifica con l’Hellas -
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DELUSIONI: SCUFFET. Dalla possibilità di giocare la Champions al fondo della Serie B. Chissà quante volte ci avrà pensato, chiedendosi se restare in Italia sia stata la scelta giusta. Nell’estate 2014, quando era all’Udinese, il no alla chiamata dell’Atletico Madrid; arriva Stramaccioni e perde anche il posto da titolare. Nel 2015, in bianconero, solo una manciata di presenze, poi in estate il passaggio in prestito al Como, attualmente ultimo in classifica in Serie B -
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DELUSIONI: ITURBE. Gennaio inizia con un infortunio. Si riprende, ma continua a non giustificare i 22 milioni che la Roma ha speso per lui. Il momento più bello del suo 2015 è il gol nel derby, poi una lenta e inesorabile discesa proseguita in questa prima parte della nuova stagione in giallorosso -
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DELUSIONI: CERCI. A gennaio il Milan lo riporta in Italia, dopo la “fuga” all’Atletico Madrid. È il Milan di Inzaghi in caduta libera e lui non contribuisce di certo a risollevarlo: un gol in 16 partite. Con l’arrivo di Mihajlovic la musica cambia poco: la riscoperta solo nell’ultimo periodo, ma quel gol di aprile segnato al Palermo resta ancora l’unico in rossonero… -
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DELUSIONI: EL SHAARAWY. Come Giovinco, emigra per provare a rifarsi una vita calcistica, dopo che il 2015 era iniziato con un infortunio che non riusciva a superare. In estate le promesse di Mihajlovic e poi la cessione al Monaco, con cui segna poco, non convince ed esce anche dall’Europa League. In tutto ciò, l’Europeo si avvicina e la Nazionale si allontana -
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DELUSIONI: PODOLSKI. A gennaio l’Inter lo porta in Italia: segnerà appena un gol in 16 presenze, diventando il classico “bidone”. Si è ripreso leggermente dopo il passaggio al Galatasaray, anche se finora ha avuto poco da festeggiare, vista la fresca eliminazione dalla Champions League -
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