Il difensore bianconero parla da vero leader: "Dopo la sconfitta con il Sassuolo, ci siamo parlati tutti insieme, ci siamo detti che non bisognava più trovare scuse. Credo in questa squadra, in questa società e credo che possiamo fare qualcosa di grande"
"Dopo la sconfitta con il Sassuolo, ci siamo parlati tutti insieme, ci siamo detti che non bisognava più trovare scuse, ci siamo rimessi in discussione per capire l'importanza di giocare in questa squadra, di indossare questa maglia". Così il difensore della Juventus, Patrice Evra, in un'intervista rilasciata a Sky Sport 24. "Ho sempre pensato che quando giochi nella Juve, l'obiettivo deve sempre essere vincere il campionato e altri titoli, per questo avevo detto anche quando le cose andavano male che ci credevo ancora, io credo in questa squadra, in questa società e credo che possiamo fare qualcosa di grande. Pero' - avverte il francese - non siamo ancora la vera Juve, perché la vera Juve è quella che vince il campionato. Non abbiamo ancora fatto niente".
A febbraio torna la Champions e la Juventus dovrà vedersela contro il Bayern Monaco. "Anche lo scorso anno, dopo il Borussia Dortmund, dicevo che potevamo andare in finale, la gente si metteva a ridere, ma io ho sempre ammirato l'organizzazione delle squadre italiane e anche nella finale per un pelo non abbiamo battuto il Barcellona. Questo perché è difficile battere la Juve, per questo secondo me il Bayern non è contento di aver preso noi al sorteggio".
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