Inchiesta Fuorigioco, Tavecchio cauto: "Per agire aspetto gli atti"

Calcio
Tavecchio sull'operazione Fuorigioco: "Bisogna vedere gli atti, in caso di sentenze definitive si giudicherà cosa fare" (Foto Getty)
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"Dobbiamo vedere gli atti, poi decideremo cosa fare", chiarisce il n.1 della Figc rispetto all'indagine condotta dalla Procura di Napoli. Sugli insulti razzisti: "Rivisteremo la prova tv"

"C'è fiducia totale in chi deve giudicare, ma preciso che il calcio versa un miliardo e 40 milioni di euro in tasse": sono queste le parole con cui il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, nell'ambito del Consiglio federale ha commentato l'inchiesta di Napoli che vede indagati 64, tra dirigenti, calciatori e agenti, per reati fiscali tra cui evasione e falsa fatturazione. "Risponderò dopo aver visto di cosa si tratta. Bisogna vedere gli atti, poi faremo quello che dovremo fare. In caso di sentenze definitive si giudicherà", ha aggiunto il n.1 della Federcalcio, "Il nostro interesse non è difendere i mariuoli, noi difendiamo le persone per bene, un sistema che raccoglie 23 milioni di sportivi italiani che tifano per il calcio".

 

Rivedere la prova tv - Dopo i casi della settimana scorsa De Rossi-Manduzkic e Sarri-Mancini la Figc ha aggiunto un nuovo punto in agenda su cui lavorare da fine stagione in avanti: "Durante l'estate si rivisiterà l'istituto della prova tv, al fine di dare garanzia ai soggetti giudicanti di valutare in maniera corretta le situazioni. Il mio impegno è di portarlo in questa direzione". "La prova tv in corso d'opera non si può toccare, perchè significherebbe cambiare metodi di giudizio", ha specificato Tavecchio.

 

Anticipare la finale di Coppa Italia - Durante il Consiglio federale il presidente della Figc ha riservato una richiesta ai rappresentati della Lega Serie A presenti in consiglio federale (Maurizio Beretta, Claudio Lotito e Gino Pozzo): "Non so chi vincerà, ma se ci fosse la comprensione di anticipare la finale di Coppa Italia credo possa essere di aiuto al commissario tecnico Conte".

 

Zamparini? Non servono queste teatralità - Dai vertici della Lega al presidente del Palermo, Maurizio Zamparini, che ha minacciato di chiedere alla prossima assemblea di sospendere il massimo campionato a seguito dell'inchiesta di Napoli: "Le riflessioni sul sistema fiscale possono essere condivise o meno, ma noi auspichiamo che non ci siano questi tipi di discorsi. Non posso commentare dichiarazioni altrui, ma il calcio italiano non ha bisogno di queste teatralità".