L'ad rossonero: "Ma non è vero, non è che la squadra non è obbligata ad andare in Champions. Deve dare il massimo". E sul derby di domenica sera: "Noi e loro lottiamo per gli stessi obiettivi. E' uno scontro diretto"
"La squadra deve dare il massimo e poi vedremo dove arriviamo". Così Adriano Galliani ha risposto a chi domandava se ora il Milan ha meno pressione sapendo che l'obiettivo è l'Europa League e non la Champions, come ha spiegato giovedì Barbara Berlusconi.
"Ma non è vero, non è che la squadra non è obbligata ad andare in Champions. Barbara ha detto qual è il piano che abbiamo messo nel voluntary agreement con la Uefa per i prossimi anni", ha spiegato l'ad rossonero a pochi giorni da un derby che non considera decisivo. "In una corsa di 38 tappe nulla è decisivo, ma è molto importante per mille motivi. Noi e l'Inter - ha aggiunto Galliani al termine dell'assemblea della Lega Serie A - lottiamo per gli stessi obiettivi. E' uno scontro diretto", in più essendo della stessa città c'è un po' più di sale".
C'è "un pizzico di paura", legata alla pubalgia che lo ha costretto a tre mesi di stop, dietro le difficoltà di Mario Balotelli. Ne è convinto Galliani, secondo cui l'attaccante "deve solo sbloccarsi. Secondo me ha ancora un pizzico di paura che deriva dalla pubalgia - ha notato l'ad rossonero, al termine dell'assemblea di Lega -. Credo sia un fatto di testa e di paura per quello che ha avuto in questi mesi. Da vecchio dirigente di calcio la vedo così, lo noto anche nel suo atteggiamento quando tira. Non è cattiva volontà, Mario si comporta molto bene. Menez? Si allena in gruppo, sta crescendo, speriamo che ritorni, l'anno scorso è stato il nostro capocannoniere".