Potrebbe chiedere il rito abbreviato il ct della Nazionale, imputato per frode sportiva nell'inchiesta della Procura di Cremona sul calcioscommesse. Il legale: "Nostro obiettivo uscire al più presto da questa vicenda"
Antonio Conte potrebbe chiedere il rito abbreviato: lo si è appreso a margine dell'udienza preliminare cominciata oggi davanti al gup di Cremona che vede 115 imputati fra calciatori, dirigenti di squadre di calcio di A, B e Lega Pro.
Legale Conte: “Uscire al più presto da questa vicenda” – “Questo è il nostro obbiettivo. Spiega Francesco Arata, uno dei legali del ct azzurro. "Ci siamo già mossi in questo senso, abbiam fatto memorie, è cambiato il capo di accusa, si è ridotto ad un unico capo d'accusa: costruito su una ipotesi complicata, omissiva, in quanto l'allenatore non avrebbe vigilato sul comportamento di qualche giocatore, che è una ipotesi che in diritto...su cui ci muoveremo. Il problema nostro è venir fuori in fretta", ha proseguito il legale che potrebbe chiedere il rito abbreviato per il ct. "Se ho sentito Conte? Lo ha sentito il mio collega Cammarata, ma siamo su questo ordine di idee. E' sereno? Certo, ma nel senso che vuole che questa vicenda finisca al più presto. La posizione è di totale estraneità e in questo senso ci siamo mossi, assolutamente. Il problema è il danno e quindi l'esigenza di fare in fretta", ha chiuso Arata.
Figc, non parte civile contro Conte e altri- La Federcalcio, nell'udienza preliminare per il calcioscommesse, ha chiesto la costituzione di parte civile contro tutti gli imputati salvo l'allenatore della Nazionale, il suo secondo quando era tecnico del Siena, Angelo Alessio e nei confronti dell'attuale allenatore dell'Udinese, prima all'Atalanta, Stefano Colantuono. A quanto si è saputo (l'udienza si svolge a porte chiuse) la ragione della mancata costituzione sarebbe di natura tecnica, connessa al procedimento davanti alla giustizia sportiva.