Miha: so dove colpire il Napoli. E se me ne vado troverò una squadra

Calcio
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Mostra ottimismo il tecnico dei rossoneri alla vigilia della difficile trasferta di lunedì sera: "Il San Paolo sarà una bolgia e quindi sarà una gara bella da giocare. Sarà difficile, ma noi sappiamo come farcela". Poi un pensiero al futuro...

"In settimana ci sono state distrazioni extra calcistiche, non era facile ma quando abbiamo lavorato ci siamo concentrati sulla partita": così Sinisa Mihajlovic alla vigilia della trasferta del Milan a Napoli, preceduta dai festeggiamenti con Silvio Berlusconi per il trentennale dall'acquisto del club.


"Sabato c'era tanta gente a Milanello. Quando stai in un grande club, ci sono tanti impegni commerciali, è stato girato anche uno spot - ha raccontato l'allenatore rossonero -. Ma fa parte del lavoro, bisogna accettarlo e bisogna avere la forza di trovare subito la concentrazione. Ora la testa è sulla partita. Spero di averla preparata bene psicologicamente. La carica di Berlusconi alla squadra? Dovete chiedere ai giocatori".

"Il Napoli cerca di proporre sempre il proprio gioco, lo stadio sarà una bolgia e quindi sarà una gara bella da giocare. Sarà difficile, ma noi sappiamo dove possiamo colpirli". Mostra ottimismo il tecnico dei rossoneri alla vigilia della difficile trasferta. "Dobbiamo cercare di non subire gol, servirà una grande fase difensiva e poi cercare di colpirli al momento giusto - spiega -. Dopo la gara di andata, siamo terzi in classifica nelle ultime 18 giornate, abbiamo davanti solo Juve e Napoli. Il Napoli è arrivato tra le prime negli ultimi anni, mentre il Milan no e quindi partivano avvantaggiati. Noi da quando abbiamo cambiato modulo siamo migliorati, è un Milan diverso rispetto alla gara di andata".

Mihajlovic parla anche di Romagnoli: "Lo portiamo con noi, poi vedremo se servirà metterlo in campo. Abbiamo Alex e Zapata, poi c'è anche Simic. La febbre lo ha provato fisicamente, anche perché lui ha il fisico un po' di un lanciatore di coriandoli" ha scherzato il tecnico. Poi un pensiero al futuro più lontano della partita: "A fine anno, se tutti e due saremo contenti, si continuerà. Altrimenti, non credo di non trovare un'altra squadra". La vede così Mihajlovic, che ora deve vincere sempre per convincere Silvio Berlusconi, come ha detto il presidente del Milan. "Anche a me piacerebbe vincerle tutte - ha detto il serbo -. Purtroppo non possiamo prometterlo. Giochiamo per vincere ma, come diceva Boskov, si può pareggiare, perdere o vincere. Prima si parlava di ultima spiaggia, ora dell'anno prossimo. Non si sta mai sereni ma mi piace la pressione...".

Berlusconi ha anche ribadito il "diktat" secondo cui il Milan deve essere padrone del gioco, cosa che invece a suo dire non sta succedendo. "Io condivido sempre quello che dice il presidente, le sue dichiarazioni non si commentano. Si ascoltano. Ha ragione su tutto", ha concluso Mihajlovic.