Ancora apertissima la corsa nelle posizioni alte della classifica. Da qui alla fine del campionato la Juve ha in calendario due big-match, oltre alla gara con il Torino; il Napoli deve ancora affrontare Inter e Roma. Per i giallorossi la marcia più difficile. Alla 35.a giornata due sfide incrociate da brivido
Roma con il calendario più difficile, tre scogli per la Juve, due per il Napoli. In totale, da qui alla fine del campionato, fanno 7 scontri diretti tra le prime sei, quelle che, classifica alla mano, possono ambire al titolo o a un posto in Europa. Ai quali vanno aggiunti due derby (quello di Torino e quello di Roma), che rappresentano sempre trappole da non sottovalutare. Attenzione alla 35.a giornata: doppio incrocio tra le prime 4 della classifica attuale.
28.a giornata, 4 marzo 2016
ROMA-FIORENTINA (andata: 2-1)
Un girone fa si giocavano addirittura la vetta della classifica, con la Viola che alla vigilia della gara era prima e che al fischo finale si ritrovò alle spalle della squadra di Garcia. Decisive furono le due “frecce” Gervinho e Salah, che nel modulo dell’allenatore francese venivano scoccate a tutta velocità verso la porta avversaria, mentre la Fiorentina, impegnata a tessere gioco (11 occasioni da gol create, con Kalinic in giornata no che se ne divora due), trovò la rete solo allo scadere. Adesso, appaiate al terzo posto, si giocano una fettina di quell’ultimo posto Champions. La Roma ha cambiato pelle e sta attraversando un momento magico. Se la Fiorentina è quella che si è vista contro il Napoli sarà di nuovo spettacolo.
30.a giornata, 19 e 20 marzo 2016
ROMA-INTER (andata: 0-1)
TORINO-JUVENTUS (andata: 1-2)
Secondo scoglio per i giallorossi, che questa volta tenteranno di vendicare la sconfitta di San Siro, quando a risultare decisivi furono un tiro di Medel e le parate di Handanovic. I nerazzurri, con la giusta combinazione sugli altri campi e nelle due giornate precedenti, potrebbero addirittura trovarsi a lottare per il terzo posto. Il Napoli accoglie il Genoa, mentre la Juve è impegnata nella partita da cui, all’andata, iniziò la cavalcata trionfale. Non esattamente uno scontro al vertice, ma i significati di cui si carica un derby rendono sempre incerto il pronostico.
31.a giornata, 3 aprile 2016
LAZIO-ROMA (andata: 0-2)
A proposito di derby: a Roma è la partita che vale come una stagione. La Lazio farà di tutto per rispondere al ko subìto all’andata. Un motivo in più per considerare la Roma la squadra con il calendario più difficile. Nelle ultime 11 giornate, infatti, deve incrociare 4 delle 5 concorrenti dirette. Più la Lazio.
32.a giornata, 10 aprile 2016
MILAN-JUVENTUS (andata: 0-1)
La decise Dybala, all’andata; ma i rossoneri vendettero cara la pelle concedendo pochissimo. Allora ci si contendeva il sesto posto, con la Juve alla sua terza vittoria di fila che scavalcò la squadra di Mihajlovic in classifica. Il Milan, invece, si ritrovò praticamente fuori dalla lotta scudetto. Rispetto ad allora, entrambe hanno trovato la propria identità: ormai solidissima la Juve, molto più quadrato il Milan. Non sarà semplice per nessuna delle due.
33.a giornata, 17 aprile 2016
INTER-NAPOLI (andata: 1-2)
Eccolo, alla 33.a giornata, il primo vero ostacolo per il Napoli. Arriva dopo 5 giornate in cui la squadra di Sarri avrà affrontato solo avversarie che in classifica occupano posti dal decimo in giù. All’andata impressionarono soprattutto due cose: Higuain e la reazione (tardiva) dell’Inter.
35.a giornata, 24 aprile 2016
FIORENTINA-JUVENTUS (andata: 1-3)
ROMA-NAPOLI (andata: 0-0)
Se la classifica dovesse rimanere quella di oggi non avremmo dubbi nell’indicarla come la giornata che potrebbe risultare determinante per assegnare il podio: le due terze sfidano la prima e la seconda, a tre passi dal traguardo finale.
38.a giornata, 15 maggio 2016
MILAN-ROMA (andata: 1-1)
Ultima giornata, e pensate se ci dovesse essere ancora qualche verdetto in bilico. Un anno fa fu Napoli-Lazio (quella del rigore sbagliato da Higuain) a regalarci emozioni del genere. Vista la classifica oggi potrebbe valere per un posto in Champions, ma non di più.