Ricordando Cosco, l'uomo che combatte non muore mai

Calcio
copertina libro cosco

Uscirà a maggio, curata da Giuseppe Formato, la biografia di Vincenzo Cosco ex allenatore di Matera e Torres, insignito della Panchina d'Oro Speciale 2015, scomparso il 9 maggio dello scorso anno. I proventi della vendita del libro saranno destinati a un progetto dedicato alla ricerca scientifica sulla prevenzione dei tumori

Si sta lavorando alacremente per l’uscita del libro "Grazie per questo momento - L’uomo che combatte non perde mai". Scritto dal giornalista professionista Giuseppe Formato, il libro racconta la storia del compianto allenatore Vincenzo Cosco, scomparso prematuramente il 9 maggio 2015 dopo aver lottato per cinque mesi contro un male rivelatosi troppo aggressivo, anche per un guerriero come lo "Special Wolf" di Santa Croce di Magliano. 

Il progetto della biografia di Vincenzo Cosco raccoglie alcune tra le ultime sue volontà, ovvero quella di essere ricordato dai suoi tanti amici e tifosi in un testo che raccontasse la storia di un allenatore partito dalla polvere dei campi regionali e arrivato ad allenare fino in serie C, con l’opportunità, nella stagione che ne ha sancito il ritiro per curarsi dal tumore, di poter salire ancora di categoria. 

Una carriera intensa quella dell’allenatore che, dopo essere stato calciatore, di ruolo difensore, ha guidato nell’ordine la Turris Santa Croce in Eccellenza, il Bojano in Eccellenza e in serie D, il Termoli in Eccellenza, l’Isernia in serie D, la Pro Vasto in serie D, il Val di Sangro in D e C2, la Paganese in C1, il Sopron nella serie A ungherese, il Gela in C2, la Pro Patria in C1, il Campobasso in C2, la Fidelis Andria in C1, il Matera in D e la Torres in serie C. 

Cosco ha ottenuto ben otto salti di categoria: l’ultimo campionato vinto esattamente un anno prima della sua scomparsa. Nel maggio 2014, infatti, il "suo" Matera primeggiò nel girone H di serie D, notoriamente il più difficile dei nove raggruppamenti di quarta serie, regalando alla Città dei Sassi, Capitale Europea della Cultura 2019, il ritorno in serie C. I lucani tornarono a vincere il torneo di D dopo ventitré anni. 

Cosco, partito dal Molise, ha lasciato il segno in tutte le città dove ha vissuto e lo scorso 7 marzo anche l’Associazione Italiana Allenatori Calcio ha riconosciuto la bontà della sua opera calcistica, assegnando a Coverciano allo Special Wolf la Panchina d’Oro Speciale. 

La storia di Cosco è nota a tutta l’Italia sportiva: le sue lettere sullo stato di salute durante il periodo delle cure fecero rapidamente il giro della Penisola e tutti gli organi di informazione nazionale si interessarono alla sua battaglia. Ai funerali, che si sono celebrati sul campo sportivo di Santa Croce di Magliano, furono 2.500 le persone che gli resero omaggio. 

Cosco è stato generoso e altruista fino all’ultimo della sua vita: la partecipazione della Fondazione Neuromed alla biografia "Grazie per questo momento - L’uomo che combatte non perde mai" ha un significato particolare. I proventi della vendita del libro saranno devoluti a un progetto dedicato alla sensibilizzazione sulla ricerca scientifica e sulla prevenzione di quelli che, ad oggi, sono mali etichettati come ‘incurabili’ e che si spera quanto prima possano essere debellati. Un progetto che porterà il nome di Vincenzo Cosco in giro per l’Italia, così come era stato abituato lui nel corso della sua trentennale carriera nel mondo del calcio.