Il Parma ritorna tra i Pro: è festa promozione

Calcio
Quasi 14mila spettatori al Tardini per festeggiare la matematica promozione (Getty)

I gialloblù festeggiano in casa il ritorno tra i professionisti. Una rinascita-lampo per la società ducale che dopo il fallimento ha dominato il girone D del campionato Dilettanti. Con il Delta Rovigo vince 2-1: la Lega Pro è conquistata. "Siamo tornati, ma è solo l'inizio", il commento di capitan Lucarelli

Parma-Delta Rovigo 2-1

Marcatori: 17' Guazzo (P), 51' Boilini (DR), 83' (rig:) Corapi (P)

 

L’avversario del Parma della 35ma è il Delta Rovigo, sesta forza del campionato. I gialloblù vogliono festeggiare a tutti i costi il primo dei quattro match point davanti al pubblico. Al Tardini sono arrivati in 13.500 per salutare il ritorno dei ducali nel calcio professionistico. La partita si mette subito bene per la squadra di Apolloni con Musetti che lancia Guazzo che segna al 17’. Secondo gol in campionato per l’attaccante di Acqui Terme nel giorno del suo 34mo compleanno: il primo era arrivato proprio nella gara di andata.  Nel primo tempo è ancora Guazzo a travestirsi da bestia nera del Delta Rovigo, andato vicino al raddoppio al 42’, ma il portiere veneto è bravo a respingere. Secondo tempo che si apre con una doccia fredda per i gialloblù. Al 6’ arriva infatti il pareggio dei veneti. La difesa gialloblù ha forse già la testa ai festeggiamenti e Boilini ne approfitta: è il suo diagonale a battere Zommers.  Il Parma reagisce subito e Apolloni prova la carta Melandri al posto di Guazzo. Il Parma vuole la vittoria per festeggiare con i tre punti e ci va vicinissimo al 65’ prima con Melandri e Musetti  (salva sulla linea un difensore veneto) e poi con Cacioli che prende la traversa. Ma all’82’ ci pensa il Delta Rovigo ad aiutare il Parma: Villagatti stende Melandri in area. E’ rigore che Corapi trasforma, regalando ai gialloblù la meritata vittoria. E l’altrettanto meritata promozione. Missione compiuta, recita la maglietta celebrativa indossata dalla squadra per l'occasione. Allora, che la festa abbia inizio.

 

<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="it"><p lang="it" dir="ltr">Al Tardini è finita <a href="https://twitter.com/hashtag/parmadeltarovigo?src=hash">#parmadeltarovigo</a> 2-1 <a href="https://twitter.com/1913parmacalcio">@1913parmacalcio</a> PROMOSSO IN LEGA PRO. I CROCIATI SONO TORNATI !!!&mdash; Parma Calcio 1913 (@1913parmacalcio) <a href="https://twitter.com/1913parmacalcio/status/721713076911927296">17 aprile 2016</a></blockquote><script async src="//platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script>

 

 

Entusiasta il presidente Nevio Scala, l'ex tecnico del "Parma dei miracoli" che si sofferma sui 15mila spettatori di oggi. "Non ci sono commenti da fare, avete visto quello che lo stadio ha proposto, credo che sia una cosa veramente incredibile che una squadra a livello dilettantistico possa presentare un pubblico di questo livello. C’era un entusiasmo incredibile, i ragazzi hanno fatto una cavalcata importante, hanno lavorato tutto l’anno con grande professionalità. Oggi abbiamo raccolto quello che tutti ci aspettavamo, quello che sognavamo. Adesso godiamoci questa vittoria perché sarà, mi auguro, la prima di un percorso che ci vedrà protagonisti anche il prossimo anno".

 

Come ci si sente da Presidente? "È stata un’emozione incredibile, raramente ho assistito alle partite proprio perché mi prendeva l’emozione e preferivo andare a passeggiare con i miei cani per smaltire la tensione. Mi sentivo responsabile delle cose che stavamo facendo. La scelta dei miei uomini è stata una scelta non tanto facile e scontata, per fortuna avevo alle spalle una Società di grande qualità. I magnifici 7 hanno lavorato non dico giorno e notte, ma erano molto presenti e hanno dato davvero morale a tutto ciò che stavamo facendo. Poi l’allenatore ha fatto un lavora anche lui di grandissimo livello, Minotti, Galassi, Pizzi, sono i miei uomini di una volta che hanno trasportato il Parma di prima dentro quest’anno".

 

A un anno dal fallimento come ci si sente in questo calcio “senza veleni” e che esempio si dà al calcio italiano? "Sono felice, mi erano sfuggite alcune frasi e messaggi che poi magari sono stati anche enfatizzati. Ma abbiamo fatto un calcio pulito, che la gente ha ammirato. Abbiamo detto cose che la gente ha apprezzato moltissimo, non abbiamo fatto promesse, non le faremo neanche adesso. tutto quello che possiamo promettere è che ci impegneremo con grande intensità per tornare al più presto possibile dove eravamo prima del fallimento".