Mancini guarda avanti: "Resto. All'Inter servono due campioni"
CalcioDopo la sconfitta con il Genoa l'allenatore dell'Inter è dispiaciuto per il posto Champions ormai lontano, ma non vuole rivoluzioni in sede di campagna acquisti. E giudica sbagliato "dire che siamo ai livelli dell'anno scorso"
Addio Champions - "Mi dispiace per i giocatori e per la società, il nostro obiettivo era quello di arrivare terzi. E' sbagliato però dire che siamo ai livelli dell'anno scorso perché non è così: questa squadra è migliorata". Alla vigilia del match contro l'Udinese il tecnico dell'Inter, Roberto Mancini, non nasconde la delusione per aver mancato l'obiettivo Champions ma rivendica una crescita rispetto alla passata stagione. I nerazzurri sono in corsa solo per la matematica, visto il ritardo di 7 punti dalla Roma a 4 giornate dalla fine.
<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="it"><p lang="it" dir="ltr">.<a href="https://twitter.com/robymancio">@robymancio</a> in conferenza: "<a href="https://twitter.com/hashtag/InterUdinese?src=hash">#InterUdinese</a> partita delicata". Leggi il resto 👉 <a href="https://t.co/41CzKFmYTN">https://t.co/41CzKFmYTN</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/FCIM?src=hash">#FCIM</a> <a href="https://t.co/OFS72Yo23U">pic.twitter.com/OFS72Yo23U</a>— F.C. Internazionale (@Inter) <a href="https://twitter.com/Inter/status/723507764740366337">22 aprile 2016</a></blockquote><script async src="//platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script>
Le aspettative e il mercato - "Dobbiamo aspettare la fine - aggiunge Mancini in conferenza stampa - poi vedremo da dove ripartire. Non siamo più l'Inter di dieci anni fa, quella che ha vinto tutto, siamo molto giovani e stiamo costruendo. E' normale passare dalle delusioni. L'inizio di stagione ha ingannato un po' tutti, si pensava si potesse arrivare allo Scudetto, ma io l'ho sempre detto che sarebbe stato complicato".
Base solida - E sul mercato, il tecnico sembra avere le idee chiare: "Ci sono esigenze di bilancio, che viene prima di tutto. Magari si pensa di cambiare giocatori per risolvere i problemi, invece magari tenendo gli stessi giocatori si può migliorare sotto tanti aspetti. Giocando per qualche anno insieme i giocatori migliorano per forza. Sicuramente piuttosto che 4-5-6 giocatori meglio prendere un campione perché non è così semplice giocare a San Siro nell'Inter, la maglia importante ha un suo peso. La squadra ha già una base solida".
Il problema del gol - Problema principale dei nerazzurri è stato sicuramente lo scarso numero di gol realizzati: "Credo sia stato il problema maggiore, abbiamo segnato troppo poco e dobbiamo migliorare in questo. Non avremmo mai pensato di avere così pochi gol dai nostri attaccanti ma nel calcio ci sta. Rispetto allo scorso anno siamo migliorati in fase difensiva, dovremo fare altrettanto in fase di realizzazione. C'è troppa differenza con quelle squadre che sono davanti addirittura 15-20 reti".
<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="it"><p lang="it" dir="ltr">.<a href="https://twitter.com/robymancio">@robymancio</a>: "È un peccato non essere riusciti a fare quei gol in più che ci avrebbero fatto la differenza" <a href="https://twitter.com/hashtag/InterUdinese?src=hash">#InterUdinese</a>— F.C. Internazionale (@Inter) <a href="https://twitter.com/Inter/status/723497316125147136">22 aprile 2016</a></blockquote><script async src="//platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script>
La permanenza all'Inter - In chiusura Mancini chiude ancora una volta sulla possibilità di lasciare l'Inter: "Ho un contratto con l'Inter e non c'è nessuna offerta da altri club. Qualora dovessi andare via dall'Inter me ne starei a casa - ha detto alla stampa presente - Mi sono dato un voto basso, perché sono l'allenatore. Ma non sto mandando nessun messaggio a Thohir - ha aggiunto Mancini - per il futuro. Se voglio andare via, glielo dico in faccia. Voi giornalisti siete condizionati dal risultato, ma è il mio lavoro, di calcio ne capisco e la squadra ha un'anima. Dobbiamo imparare a chiudere le partite".