Brocchi: "Molto deluso". Abbiati saluta San Siro

Calcio
Il saluto di Cristian Brocchi, allenatore del Milan, a Christian Abbiati, che ha difeso la porta rossonera per 15 anni: chiuderà la carriera dopo la finale di Tim Cup (Foto Getty)

L'allenatore del Milan non usa giri di parole per raccontare la sconfitta interna con la Roma. Il portiere lascia il calcio giocato e chiuderà i suoi 15 anni di storia con i rossoneri dopo la finale di Tim Cup: "Ora è tutto nelle mani di Donnarumma, è grandissimo"

Cristian Brocchi, "molto deluso e arrabbiato", ha sempre meno certezze, dopo aver visto il suo Milan di in balia della Roma, incapace di reagire fino alla sconfitta per 3-1. Il tutto a una settimana dalla finale di Coppa Italia, il cui esito influenzerà il destino del precario allenatore rossonero, come lui stesso ha ammesso: "La conferma? Devo vincere la finale per fare questo discorso, per me è prematuro parlarne".

Quanto rammarico - "E' stata una partita male interpretata: abbiamo affrontato una grandissima squadra, che sta vivendo un momento fantastico, ma non abbiamo messo in campo niente né dal punto di vista tecnico, né dell'atteggiamento e della voglia e questo è il più grande rammarico", ha sottolineato Brocchi, che alla fine del primo tempo ha sostituito un deludente Mario Balotelli.

Partita irripetibile
- "Non è una questione di perdere la pazienza, ho bisogno di giocatori che, se non sbagliano la giocata tecnica devono dare qualcosa come atteggiamento. Questa volta ha Mario ha pagato le conseguenze di altri 4-5 in campo" è la versione dell'allenatore, che spera "sia irripetibile" una simile prova. Anche perché la prossima è la finale di coppa Italia:"Se in una partita del genere non tirano fuori tutto quello che anno diventa difficile per qualsiasi allenatore".

Applausi solo per Abbiati: l'addio - La standing ovation da brividi e l'intenso abbraccio con il suo erede, Gianluigi Donnarumma. Sono le istantanee più significative dell'ultima apparizione di Christian Abbiati a San Siro in veste di portiere del Milan. Il portiere, 39 anni a luglio, chiuderà la sua carriera fra una settimana all'Olimpico nella finale di coppa Italia, e lo stadio che per 15 stagioni lo ha visto protagonista con il Milan lo ha salutato, scaldandosi finalmente dopo l'ennesima serata di contestazioni verso la squadra, sconfitta 3-1 dalla Roma nell'epilogo di campionato.

In panchina - Abbiati ha assistito quasi sconsolato alla partita, guadagnandosi alla fine il palcoscenico. "Perugia 1999: il primo miracolo di una lunga serie. Oggi ci saluta un vero campione e un grande portiere", hanno scritto i tifosi della Curva Sud, rievocando una delle prodezze rimaste scolpite nella carriera del portiere, che a fine gara ha ricevuto una standing ovation dal pubblico, da Cristian Brocchi, suo amico da una vita e allenatore per nelle ultime settimane, dai compagni di squadra e da alcuni calciatori della Roma. Abbiati si è battuto il petto con la mano sul petto, visibilmente commosso, e ha voluto abbracciare a metà campo Donnarumma, che a sua volta ha trattenuto a stento e lacrime. L'ufficializzazione di un passaggio di testimone di fatto già chiaro da qualche mese. "Non pensavo fosse così difficile - aveva spiegato prima della partita -, ma sono tranquillo perché lascio il Milan nelle mani di un grandissimo portiere".