LA FOTOGALLERY. Dodici mesi fa gli abruzzesi si fermavano nella finale playoff della Serie B, traguardo festeggiato in questa stagione. Oddo, bomber Lapadula e la volata promozione: riviviamo la cavalcata del Pescara
Una rincorsa lunga un anno, completata al termine di una stagione da applausi. Da una finale playoff all’altra, poco importa: il Pescara si aggiudica l’epilogo della Serie B e, insieme a Cagliari e Crotone, guadagna la promozione in A. Ripercorriamo gli ultimi 12 mesi in casa abruzzese -
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Iniziamo dal 16 maggio 2015, data dell’esonero di Baroni e dell’avvento di Oddo a Pescara. Il tutto a 90’ dalla fine della regular season. Al debutto assoluto su una panchina da professionista, l’ex rossonero vinse lo scontro diretto contro il Livorno centrando un clamoroso accesso ai playoff -
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La cavalcata del Pescara registrò i successi contro Perugia e Vicenza, entrambe estromesse dagli spareggi promozione. Gli abruzzesi si affacciavano così alla finale che valeva la Serie A: pur uscito imbattuto dal doppio confronto con il Bologna (0-0; 1-1), Oddo pagò il peggior piazzamento in stagione -
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Sfumata la promozione in Serie A, il Pescara conferma il giovane Oddo (39 anni) e allestisce un gruppo per ripetere la scalata verso la massima serie. Le partenze illustri riguardano Melchiorri, Bjarnason e Brugman ma tra gli arrivi spiccano i nomi di Benali, Verre e Mandragora oltre ai bomber Cocco e Lapadula -
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Carico di aspettative, il Pescara riparte in campionato contro l’avversaria con la quale aveva terminato la precedente regular season: a Livorno pesa il ‘rosso’ a Fiorillo dopo 5’, Panucci confeziona la vendetta e travolge 4-0 gli abruzzesi. Esordio choc in questa Serie B per Massimo Oddo -
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La riscossa si registra all’Adriatico contro il Perugia, piegato 2-1 grazie a capitan Memushaj e Caprari. Non manca la materia prima a Oddo, piuttosto serve oliare i meccanismi e costruire un’identità: lo dimostrano i tre pareggi consecutivi con Bari, Salernitana e Vicenza, gara quest’ultima dove si sblocca Lapadula -
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L’attaccante classe 1990, reduce dai fasti a Teramo con 24 gol totali in Lega Pro, diventerà il protagonista assoluto del torneo. Un altro indizio arriva dal big match contro il Cagliari, in pole position per il ritorno in A, piegato dall’acuto di Lapadula all’Adriatico. Un exploit seguito dal passo falso di Ascoli -
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Il Pescara rialza subito la testa a Trapani, rivale che ritroverà nel finale di stagione. Al Provinciale il 3-0 finale porta le firme di Lapadula, Caprari e Benali, trio fondamentale nel 4-3-1-2 imposto da Oddo. L’1-0 alla Pro Vercelli è invece targato Forte, 21enne che a gennaio andrà in prestito proprio in Piemonte -
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Gli abruzzesi si mantengono ai piani alti della classifica, eppure ciò che manca è la continuità: il Pescara alterna vittorie altisonanti come il 4-1 alla rivelazione Crotone a stop deludenti, vedi i passi falsi contro Novara e Ternana. Campanelli d’allarme o meno, gli umbri si ripeteranno anche al Liberati -
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Lavori in corso all’Adriatico, tuttavia Oddo raccoglie 6 punti nelle sfide contro Como e Avellino: al Sinigaglia l’eroe è Lapadula con una doppietta, mentre dinanzi all’Avellino i gol arrivano da Caprari e dal centrocampo (Memushaj e Verre). Il Pescara si assesta al quarto posto ma a -8 dalla vetta -
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A due vittorie di fila seguono tre partite da dimenticare: se all’Adriatico contro lo Spezia termina 2-2, le trasferte a Cesena e Brescia recitano due sconfitte senza gol all’attivo. Troppo poco per le risorse a disposizione di Oddo, tecnico votato al gioco a terra e alle qualità dei singoli tra colpi e palleggio -
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È questo il primo crocevia del Pescara, che assimila i concetti di Oddo e chiude in bellezza il girone d’andata: sono quattro i trionfi di fila maturati contro Entella e Lanciano, Modena e Latina. Al giro di boa gli abruzzesi sono quarti in classifica a quota 37 punti, 9 in meno della capolista Cagliari -
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Non termina qui la striscia utile del Pescara, che alla ripresa del campionato conferma lo smalto e confeziona altre tre vittorie consecutive: le vittime sono Livorno e Bari regolate in casa, exploit intervallati dal 4-0 sul campo del Perugia. Lapadula ha raggiunto i 14 gol in stagione, ma non è ancora sazio -
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Il bomber si ripete a Salerno e Vicenza (rovesciata da urlo) ma gli abruzzesi raccolgono altrettanti pareggi. Si arriva così al big match al Sant’Elia, casa del Cagliari lontano 7 punti in classifica. Illusorio il vantaggio di Torreira rimontato da Farias e dall’autogol di Lapadula. Già, proprio un segnale funesto che apre alla crisi -
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Dopo il 2-2 interno contro l’Ascoli, il Pescara cade nella clamorosa involuzione estranea a qualsiasi spiegazione: il Trapani sbanca 2-1 l’Adriatico al 94’, la pericolante Pro Vercelli riserva addirittura una ‘manita’ nel 5-2 al Piola: insieme allo choc di Livorno questo sarà un altro duro colpo da digerire -
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La crisi inaugurata a febbraio si conclude a marzo non prima degli stop contro Novara, Crotone e Ternana, sconfitte che smorzano l’entusiasmo d’inizio 2016: 3 punti in 9 gare e 25 gol al passivo. Quanto pesa l’assenza del leader difensivo Campagnaro. Il Pescara scivola al decimo posto addirittura fuori dai playoff -
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Da aprile torna la luce a Pescara, mese inaugurato dal 2-1 interno al Como con un finale nervoso (Benali squalificato 4 turni). Ciò nonostante il calendario registra i successi contro Avellino ma soprattutto gli scalpi di tre concorrenti ai playoff: Cesena, Spezia e Brescia, tutte asfaltate dalle prodezze di Lapadula -
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Dopo lo 0-0 a Chiavari, campo ostico per tutti, il Pescara riserva 9 gol in due partite contro Lanciano e Modena, squadre impegnate nella bagarre salvezza. A 90’ dalla fine della regular season la risalita degli abruzzesi vale il terzo posto in classifica a +1 dal Trapani, clamorosa realtà della Serie B -
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Dinanzi al Latina a caccia della salvezza diretta, il Pescara inciampa nell’1-1 finale che costa il terzo posto in chiave playoff: non basta il 27° gol di Lapadula poiché l’irresistibile Trapani espugna il San Nicola e sorpassa gli abruzzesi nella pole position degli spareggi promozione, un piazzamento preziosissimo -
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L’avventura del Pescara riparte quindi dalla semifinale playoff contro il Novara, vittorioso nel turno preliminare a Cesena. Sotto il nubifragio del Piola la risorsa è sempre Lapadula, gol e assist per il 2-0 finale. Il 4-2 all’Adriatico è poco più di una passarella, strapotere che apre alla finalissima contro il Trapani -
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Due filosofie diverse in panchina con Oddo e Cosmi nonché il devastante Lapadula atteso dalla difesa bunker dei siciliani. Poco cambia per il bomber della B, in gol per la 30.esima volta dopo il guizzo di Benali. Il 2-0 dell’andata non viene ribaltato al Provinciale: l’1-1 finale regala la promozione in A -
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Un’attesa lunga un anno apre finalmente alla festa del Pescara, destinato alla Serie A dove mancava dal 2013. Vince il calcio propositivo e spettacolare di Oddo, esaltato dalla stagione di Lapadula e dai tanti protagonisti biancazzurri. Stavolta la finale playoff regala l’ambita promozione, inseguita per dodici mesi -
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