Mister Bee: "Mai interrotti i contatti col Milan"

Calcio
Bee Taechaubol torna a parlare dell'accordo per acquistare parte del Milan (foto LaPresse)

Dopo mesi di silenzio, Taechaubol torna a parlare: "Non sono mai scomparso dalla trattativa per acquistare parte del club, la squadra deve restare a Berlusconi. Sono pronto a chiudere l’accordo in due settimane"

Dopo mesi di silenzio, Bee Taechaubol torna a parlare attraverso un comunicato diffuso dal suo ufficio stampa italiano: "Non sono mai scomparso da questa trattativa. Certo, da quando è stata siglata da Fininvest un’esclusiva con un altro consorzio, sono rimasto rispettosamente in attesa. Ma dal dicembre 2014 il mio impegno per chiudere un accordo per acquistare parte dell’Ac Milan non si è mai interrotto. Ed ora, a pochi giorni dalla fine di questa esclusiva, vorrei far sapere ai tifosi del Milan che esiste un’altra possibilità, che Berlusconi può tenersi il Milan e restarne alla guida. È tardi? Questi mesi e questa trattativa mi hanno insegnato che c’è sempre una possibilità".

Gli investitori - "I miei investitori sono ZHJ Capital e Parantoux Capital, fondi cinesi costituiti da grandi banchieri ed investitori che lavorano a stretto contatto con il principale fondo della Cina di proprietà del Ministero delle Finanze. Quando hanno saputo che Berlusconi era pronto a vendere la maggioranza mi hanno contattato dicendosi disponibili a fornirmi i capitali per una nuova offerta, anche per la minoranza. Ripeto, credo che sia la soluzione migliore per il Milan. Sono talmente convinto che il Milan debba essere e restare di proprietà di Berlusconi che sono comunque pronto a mettere a disposizione tutto il lavoro commerciale fatto anche se non dovesse vendere a nessuno. Se poi Berlusconi volesse fare un Milan tutto italiano da gestire in totale autonomia io gli offrirei il supporto commerciale in Asia. Ho capito che il Milan è e deve restare italiano. Certo. Sono pronto ad investire e lavorare per questa società, ma non c’è proprietario e guida migliore possibile che non quella del presidente Berlusconi. Ora ha un’altra possibilità".

L'offerta - "Questa è la mia offerta: acquisto del 48% della società. Immediato stanziamento di 100 milioni per questa sessione di calciomercato e, minimo, altri 100 milioni ogni anno di introiti frutto degli accordi commerciali per i quali ho già una struttura ed un business plan pronti non solo in Cina ma in tutta l’Asia. Ma ci sono altri due punti di forza nel mio progetto: la quotazione in borsa della società entro due anni come avviene per i grandi club ed il programma voluto anche dal Governo cinese che porterà il calcio nelle scuole di tutto il paese, da decine di milioni di praticanti con il brand Milan. Berlusconi resterebbe presidente e guida della società, continuando ad occuparsi della squadra come ha fatto con grande successo in questi 30 anni e come avevamo concordato lo scorso agosto. Sono pronto a venire a Milano alla scadenza dell’esclusiva e chiudere l’accordo in due settimane".