Milik e Callejon stendono il Milan: finisce 4-2
CalcioGli azzurri trovano il primo successo stagionale grazie alle doppiette del polacco e dello spagnolo. Alla squadra di Montella, che chiude in 9 per le espulsioni di Kucka e Niang, non bastano le reti di Suso e dello stesso Niang
NAPOLI-MILAN 4-2
18' e 33' Milik (N), 51' Niang (M), 55' Suso (M), 74' e 94' Callejon (N)
Il Napoli torna a sorridere. Gli azzurri trovano il primo successo in campionato contro un buon Milan per quasi 74', dimostrando ancora una volta perché il San Paolo sia rimasto inviolato per tutta la scorsa stagione. Per Sarri, allontanato da Valeri dopo la rete del momentaneo 2-1, le buone notizie sono arrivate soprattutto dall’attacco. Un po’ meno dalla difesa che incassa per la seconda partita consecutiva due reti. Il secondo anticipo della seconda giornata di Serie A finisce 4-2.
Milik si prende subito il Napoli, ma per battere il Milan, rientrato in partita grazie all’uno-due Niang-Suso, agli azzurri è servita un'altra doppietta: la prima di José Maria Callejon, ma soprattutto uno straordinario Dries Mertens: solo uno strepitoso Donnarumma, fresco di prima convocazione in Nazionale, ha impedito al belga di trovare il terzo centro stagionale in campionato. Il Milan, senza lo squalificato Paletta, parte forte mettendo subito in difficoltà al Napoli, ma alla prima disattenzione di Gustavo Gomez va sotto.
La squadra di Montella ha però il merito di non mollare dopo il 2-0 dell’intervallo, rientrando in campo con l'atteggiamento giusto. L'atteggamento necessario per trovare la via del pareggio. Ma il Napoli, trascinato da Mertens, trova con Callejon il gol che chiude i conti. Anche perché il Milan finisce in 9 per le espulsioni di Kucka e Niang. Al San Paolo è 4-2 per il Napoli con Milik che alla prima al San Paolo fa subito dimenticare Higuain con una doppietta. Il Milan dopo il successo con il Torino ha fatto vedere sprazzi di organizzazione di gioco. Sintomo che il lavoro di Montella, nonostante il ko, comincia a dare i suoi primi frutti. Anche se il crollo finale dimostra che l’ex allenatore della Samp avrà ancora tanto da lavorare.