Inter, Icardi riprende il Palermo: 1-1 a San Siro
CalcioLenti e prevedibili per buona parte di gara, i nerazzurri di De Boer sono costretti a rinviare la prima vittoria in campionato. Al 72' l'argentino riacciuffa i rosanero, in vantaggio con Rispoli al 48'
INTER-PALERMO 1-1
Marcatori: 48' Rispoli (P), 72' Icardi (I)
Il tabellino del match Le pagelle
Dopo gli acquisti di Gabigol e Joao Mario, davanti al nuovo proprietario Zhang Jindong e al suo pubblico, l’Inter era chiamata a riscattare la brutta sconfitta di Verona contro il Chievo. Contro il giovane Palermo di Ballardini, però, non c’è riuscita: per la prima vittoria in Italia di Frank De Boer, l’appuntamento è rinviato a dopo la sosta per le nazionali. Il risultato finale è 1-1. I nerazzurri mostrano le proprie potenzialità a sprazzi: lenti e troppo prevedibili per buona parte della partita, tirano fuori il meglio solo nell’ultimo quarto d'ora del primo tempo. Ma per evitare la seconda sconfitta di fila all’esordio in campionato (non accadeva dal 1983), è necessario il cambio nella ripresa di De Boer (Candreva per Perisic). Proprio dai piedi dell’ex laziale il cross che regala a Mauro Icardi la possibilità di rispondere al vantaggio del 48’ di Rispoli, aiutato da una evidente deviazione di Santon. Non convince a pieno neanche l’idea di schierare Ever Banega in regia, davanti alla difesa. Troppo lontano dal gioco, l’argentino ex Siviglia riesce ad accendere l’Inter solo dai calci da fermo e con qualche buona apertura per i compagni. L'allenatore olandese dovrà decidere se cambiare posizione a Banega, aiutato dall'arrivo di Joao Mario, ma avrà anche a disposizione più tempo per insegnare alla squadra la sua idea di calcio.
Tattica - Rispetto all’esordio, Frank De Boer cambia tutto. A partire dal modulo: basta con la difesa a tre, c’è il 4-3-3 di riferimento. Davanti, Eder preferito a Candreva; a sinistra c’è Perisic. Icardi unico punto di riferimento offensivo. Anche il Palermo vuole riscattare un risultato poco positivo: la sconfitta contro il Sassuolo. Ballardini si affida a ai suoi giovanissimi: confermato il 3-5-2. Davanti Quaison e Nestorovski. A centrocampo Hiljemark, Chochev e Gazzi provano a contrastare l’argentino ex Siviglia e gli inserimenti di Medel e Kondogbia. E per buona parte del primo tempo ci riescono: difesa con ordine e ripartenze pungenti che mettono in difficoltà Murillo e Miranda.
Prima mezz’ora, poca Inter - I primi trenta minuti di gara sono pieni di errori da una parte e dall’altra. Al 6’ il Palermo va vicino al gol con un inserimento di Goldaniga su punizione di Hiljemark: la difesa nerazzurra lo dimentica. Per fortuna di Handanovic, il pallone è fuori. La squadra di Frank De Boer è lenta e troppo prevedibile: Banega a lungo fuori dal gioco, il tridente offensivo è poco servito. Dopo il timeout chiesto dai giocatori per il caldo, l’Inter cresce e mette in difficoltà la difesa rosanero: cinque occasioni nel giro di un quarto d’ora non sbloccano il risultato. Una per Perisic, due per Medel, due nascono su calci da fermo battuti da Banega. I colpi di testa prima di Miranda (35’), poi di Murillo (37’) finiscono fuori di poco.
Palermo in vantaggio - Le due squadre tornano in campo senza cambi, passano tre minuti e la squadra di Ballardini va in vantaggio. Rispoli raccoglie una respinta di Santon, prova un tiro ed è lo stesso terzino sinistro dell’Inter a deviare in rete: Handanovic battuto. I nerazzurri vanno in svantaggio. Il Palermo difende bene, l’Inter cerca un colpo dei solisti. Ma né Perisic, né Eder, né D’Ambrosio riescono a superare Posavec. De Boer prova a cambiare con una doppia sostituzione: Candreva per Perisic, il giovane Miangue per Santon. E’ proprio da un cross perfetto dal fondo dell’ex laziale che nasce il pareggio dei nerazzurri: inserimento perfetto di Icardi e Posavec battuto. Proprio Candreva sulla destra fa quel che vuole: un cross al 77’ trova l’inserimento di Eder: stavolta il suo colpo di testa finisce fuori di poco. Il Palermo ci prova nel finale dalla distanza, l'ex laziale con un tiro al 90' dalla distanza, che non trova la porta. Ora la sosta.