LA FOTOGALLERY. Quello dell'attaccante argentino è l'ultimo caso, forse il più eclatante: ma prima di lui tanti altri campioni si sono cimentati con la scrittura, raccontandosi e facendo discutere con rivelazioni scottanti. Con più o meno fortuna in libreria
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Un vero e proprio "caso", non solo editoriale: il libro scritto da Icardi è stato la causa scatenante della rottura con la Curva interista. Un caso unico? Probabilmente sì, anche se in passato tante altre autobiografie di sportivi hanno fatto discutere con le loro rivelazioni -
Nel caso di "Sempre avanti", il libro di Icardi, a scatenare l'ira dei tifosi interisti è stato il passaggio in cui viene descritto il faccia a faccia avuto dall'attaccante con la Curva dopo la partita con il Sassuolo del febbraio 2015. Maurito ha chiesto scusa e "riscriverà" le pagine incriminate - -
Successo planetario per l'autobiografia di Zlatan Ibrahimovic, scritta dallo svedese nel 2011 insieme al giornalista David Lagercrantz, che lo intervistò per oltre 100 ore ricostruendone l'infanzia, la carriera, la vita privata, gli aneddoti più segreti -
"Io, Ibra", questo il titolo della traduzione in italiano, a Natale 2011 vende 200mila copie solo nel nostro Paese. Tra gli aneddoti che contribuirono alla fortuna del libro, il racconto del rapporto (e dei litigi) tra Ibra e Pep Guardiola, oltre a quello della rissa in allenamento con Onyewu, ai tempi del Milan -
A proposito di rapporti difficili con gli allenatori, nel suo libro "Una porta nel cielo" Baggio raccontò la sua esperienza all'Inter con Lippi, criticandone apertamente atteggiamenti e comportamenti nei suoi confronti -
Uno che raccontò le sue "bravate" fin nei dettagli è Roy Keane, che uscì con un'autobiografia in cui ammetteva di aver voluto far male volontariamente ad Alfie Haaland per vendicarsi di un episodio risalente ad anni prima, quando il norvegese l'aveva accusato di simulare dopo un contrasto -
Il libro fece scalpore e così nel suo "Secondo tempo" (così si chiama il secondo libro scritto da Keane), l'irlandese ritrattò leggermente: o meglio, spiegò con parole diverse l'accaduto... -
Alcool e depressione: in "Alma y vida", l'ex di Parma, Lazio e Inter Almeyda si mette a nudo raccontando anche i momenti più difficili della sua carriera. Un passaggio, giusto per farsi un'idea: "Per tutta la carriera ho fumato dieci sigarette al giorno. Anche l’alcol è stato un problema. Bruciavo tutto negli allenamenti, ma vivevo al limite. Una volta ad Azul, il mio paese, ho bevuto cinque litri di vino, come fosse Coca Cola, e sono finito in una specie di coma etilico. Per smaltire, ho corso per cinque chilometri, finché ho visto il sole che girava. Un dottore mi ha fatto 5 ore di flebo. Sarebbe stato uno scandalo, all’epoca giocavo nell’Inter. Quando mi sono svegliato e ho visto tutta la mia famiglia intorno al letto, ho pensato che fosse il mio funerale" -
A proposito di rivelazioni scottanti, il primo fu probabilmente Carlo Petrini, che in una coraggiosa autobiografia parlò di scommesse, partite truccate, doping e "cattive abitudini" dei calciatori, accusando pesantemente tutto il sistema calcio. Dopo "Nel fango del dio pallone", Petrini continuò a scrivere e a denunciare, raccontando ad esempio il caso Bergamini e contribuendo a farlo riaprire -
Di doping si parla apertamente anche nel libro scritto da Ferruccio Mazzola, fratello del più celebre Sandro, con cui i rapporti si sono interrotti proprio dopo la pubblicazione delle verità del "Terzo incomodo". Sotto accusa, in questo caso, l'Inter del Mago Herrera -
Non ha certo fatto scalpore con i suoi racconti, ma ha avuto comunque un grande successo l'autobiografia di Pirlo, campione amato in modo trasversale da tutti i tifosi e capace di raccontarsi con ironia. Il passaggio più atteso da tutti era quello del momento in cui fu scaricato dal Milan, con cui Pirlo inizia il suo racconto -
La vita e la lunghissima carriera di un vincente raccontate attraverso tutti i più grandi campioni che ha avuto modo di allenare: l'autobiografia di Ferguson è stata un successo -
In "Open", scritto con maestria, ironia, delicatezza, Agassi racconta il tormentato rapporto con il padre che lo voleva campione a tutti i costi, ma confessa anche di aver fatto uso di doping nel corso della sua carriera -
Con coraggio e l'autoironia che lo contraddistingue, Zanardi si è raccontato in un bellissimo libro che ancora oggi è un classico. Si inizia con la descrizione dello spaventoso incidente in cui perse le gambe, poi Zanardi riavvolge il nastro e si racconta dall'infanzia fino alla sua "nuova vita" da atleta paralimpico -