LA FOTOGALLERY. Dal 4-3 di Rivera all'urlo "Mundial" di Tardelli, passando per il gol di Grosso, lo strip di Balotelli e i rigori di Zaza e Pellè agli ultimi Europei. Le storie che hanno reso immortale la rivalità tra azzurri e tedeschi, in attesa dell'amichevole di Milano
LA FOLLE CORSA DI GROSSO. Sono tanti i capitoli che hanno contribuito a rendere immortale il "romanzo" di Italia-Germania, che si affronteranno ancora una volta nell'amichevole del Meazza. Leggendaria la rete di Fabio Grosso al 118' del 4 luglio 2006 a Dortmund (con la "ciliegina" del raddoppio di Alex Del Piero), che regala agli azzurri di Marcello Lippi la finale dei Mondiali, poi vinti contro la Francia di Zidane. A casa dei tedeschi... -
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LA NOTTE DI RIVERA. A Città del Messico la temperatura sul campo è di 50 gradi, sono le 4 del pomeriggio, ma in Italia (e in Germania) è mezzanotte. Alle 2 (passate) arriva il gol che consegna la semifinale dell'Azteca alla Storia del Calcio: nel secondo tempo supplementare Gianni Rivera sigla il 4-3 definitivo e crolla felice tra le braccia di Gigi Riva. È l'ora dei caroselli -
E' ancora Italia-Germania, l'unica sfida infinita
PARTIDO DEL SIGLO. Rimarrà "La partita del secolo", come recita la scritta sulla targa dello stadio messicano -
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L'URLO DI TARDELLI. L'esultanza più celebre di tutti i tempi per un gol: la firma Marco Tardelli, dopo la seconda rete dei ragazzi di Enzo Bearzot nella finale "Mundial" del Santiago Bernabeu vinta 3-1 contro la Germania di Breitner e Rummenigge. È l'11 luglio del 1982 -
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CAMPIONI DEL MONDO, CAMPIONI DEL MONDO, CAMPIONI DEL MONDO. Zoff, Gentile, Cabrini, Bergomi, Collovati, Scirea, Conti, Tardelli, Rossi, Oriali, Graziani (con Altobelli e Antognoni). Sono gli eroi di quel Mondiale, capaci di far fuori l'Argentina di Maradona e il Brasile di Zico, Falcao e Socrates. Con Pablito superstar -
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LO SCOPONE CON PERTINI. Scena epica (e che discussioni per il settebello!) a bordo dell'aereo che riportò a casa i campioni del mondo: il presidente della Repubblica Sandro Pertini gioca a carte con Dino Zoff, il "Barone" Franco Causio e il ct Bearzot. Uomini d'altri tempi -
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TIRI MANCINI. Proprio in Germania, a Düsseldorf, il 10 giugno del 1988 Italia e Germania si affrontano per la prima volta in una fase finale dell'Europeo. Con uno scatenato Roberto Mancini, autore del gol azzurro (il pareggio di Andreas Brehme arriverà dopo pochi minuti), che si "vendicò" delle critiche ricevute dalla stampa italiana con un'esultanza che non lo aiuterà di certo per la sua carriera in Nazionale -
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MALEDETTI RIGORI. A 8 anni di distanza ancora di fronte agli Europei, che si disputano in Inghilterra. L'Italia di Arrigo Sacchi - reduce dalla sconfitta ai rigori nella finale mondiale di Usa '94 con il Brasile - non riesce a superare il primo turno, complice anche un brutto tiro dal dischetto di Gianfranco Zola (parato da Koepke) nella sfida decisiva di Manchester, il 19 giugno. Alla fine saranno proprio i tedeschi a laurearsi campioni grazie al "golden gol" di Oliver Bierhoff alla Repubblica Ceca -
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1990-2006: LA VENDETTA. Per ritrovarsi in una competizione ufficiale bisognerà attendere un decennio, nel 2006 a Dortmund, come detto. Con la soddisfazione doppia per Fabio Cannavaro e soci: sollevare la coppa a Berlino, nella loro capitale, come avevano fatto i tedeschi a Roma nel "nostro" Mondiale... -
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LA LUNGA ESTATE CALDA. Come in quel vecchio film con il suo "gemello" Paul Newman anche l'estate del 2006 fu bella rovente. Ma Lippi crea il giusto clima all'interno dell'ambiente azzurro, isolandolo dagli spiriti bollenti di Calciopoli, riducendoli a un "accendino": buono, al massimo, per dar fuoco a un sigaro... -
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LO STRIP DI SUPERMARIO. Un'altra semifinale, ma europea. Il 28 giugno 2012 a Varsavia esplodono la forza e il talento di Mario Balotelli: doppietta ai tedeschi - per la felicità di Bonucci e De Rossi - e che "spogliarello" sotto gli occhi della cancelliera Angela Merkel. Inutile la rete di Ozil, ma ci riproverà... -
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VORREI MA NON POSTO. Anche la scorsa estate Bonucci avrà di che festeggiare contro i tedeschi: il centrale della Juventus calcia da vero leader il rigore che vale il pareggio nella sfida dei quarti di Euro 2016 (vantaggio ancora di Ozil). Ma la gioia, stavolta, durerà poco -
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LA PRIMA VOLTA DELLA GERMANIA. Ci penseranno soprattutto Simone Zaza e Graziano Pellè, con due rigori "sciagurati", a facilitare la serata di Neuer e compagni. A Bordeaux, per la prima volta nelle sua storia, la Germania vince contro l'Italia - seppure ai rigori - in una partita ufficiale. La Nazionale di Antonio Conte "esce a testa alta" (sarà la frase più gettonata) -
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LE LACRIME DEGLI EROI. Il pianto di Gigi Buffon, ultimo baluardo del battaglione azzurro, rimane l'immagine più emblematica degli ultimi Europei. Gli eroi non sono forse degli uomini? -
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Due cose sono certe: per l'Italia non vale la "sentenza" di Gary Lineker ("Il calcio è un gioco semplice: 22 uomini rincorrono un pallone per 90 minuti, e alla fine vince la Germania"); e un'altra "perla" di saggezza: non sarà mai un'amichevole! -
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