Birmingham, ecco Zola: "Che rischio prendermi"

Calcio
Gianfranco Zola durante la presentazione come nuovo allenatore del Birmingham (foto dal profilo twitter del club)
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"Sir Gianfranco" si presenta come nuovo manager del club di Champions: "Società ambiziosa, hanno grandi progetti. Però che coraggio mandare via un allenatore che aveva fatto abbastanza bene per prendere uno come me..."

"E’ un buon club che ha ambizioni e credo sia possa fare un buon lavoro": si presenta così Gianfranco Zola al ritorno in panchina. E al ritorno in Inghilterra, lì dove ha già allenato West Ham e Watford e dove, da giocatore, ha scritto la storia con il Chelsea. Un baronetto per il Birmingham, settimo posto in Championship e proprietà che sogna in grande. Due anni e mezzo di contratto per Zola che in conferenza stampa commenta il ritorno in Inghilterra: "Bello essere di nuovo qui, una sfida stimolante ed è quello che volevo. Sostituisco un allenatore che ha fatto benissimo e lo rispetto, ma farò del mio migliore per convincere tutti che il club ha preso la decisione migliore. E’ tutto molto stimolante, come ho già detto. Ed è una sfida per me, questo lavoro ha dei rischi. Ma mi conoscete anche da giocatore e non mi preoccupa prendere dei rischi", aggiunge Gianfranco Zola.

"Che coraggio prendere uno come me..." - "Ho cercato di mettermi al posto dei giocatore - aggiunge il nuovo allenatore del Birmingham -, probabilmente sono molto sorpresi del cambio. Così ho rassicurato tutti loro che sono qui per loro e per dar loro tutto ciò che ho dentro in termini di esperienza e conoscenza per fare meglio di così". Poi, Zola spiega l’incontro con la dirigenza: "Mi hanno chiesto di migliorare la squadra, e dove fosse possibile farlo. Nelle mie squadre, ho sempre fatto giocare chi pensavo potesse dare il meglio nel modo di giocare che ho in mente. E non ho nessun problema con nessuno dei giocatori della rosa”, sottolinea Sir Gianfranco. Infine, un commento sulla proprietà: "Hanno un piano ambizioso per questo club, vogliono migliorare la squadra e tante altre cose. Se non avessero avuto intenzioni buone, non avrebbero preso le decisioni che hanno preso. Hanno rischiato, non è facile cambiare un allenatore che stava facendo abbastanza bene per prenderne uno come me", conclude Zola.