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Platini: "Blatter voleva morire alla Fifa"

Calcio
Blatter e Platini (getty)

Il francese rivela alcuni retroscena del caos Fifa in un'intervista a Le Monde, tornando a parlare dopo un anno di silenzio: "Non bisogna dimenticare che io mi sono presentato quando Blatter si è dimesso, non prima, lui stesso diceva che io sarei stato il suo successore"

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Michel Platini torna a parlare a distanza di un anno e lo fa con il quotidiano Le Monde, che ieri aveva pubblicato un lungo articolo di ricostruzione della vicenda dell’ex presidente Uefa, sospeso per 4 anni da ogni carica a seguito di un’inchiesta sul pagamento di 2 milioni di franchi svizzeri versati dalla Fifa all’ex numero 1 del calcio europeo.

Platini non esclude che “un uomo vicino a Blatter, il direttore giuridico Marco Villiger, abbia informato la Procura sul pagamento 2011”, i due milioni incassati da Platini che sono all’origine della procedura contro di lui: “Cercavano di fare qualcosa per danneggiarmi. Le diverse istanze interne alla Fifa sono state strumentalizzate dalle persone che tiravano le fila”. Quanto ai suoi rapporti con Blatter, Platini spiega: “Me l’ha detto diverse volte, voleva morire alla Fifa. Non bisogna dimenticare che io mi sono presentato quando lui si è dimesso. Non prima. Ha sempre detto che sarei stato il suo successore”. Alla domanda se consideri archiviato il suo caso, Michel Platini- che ribadisce di essere stato ‘ingenuo’ nel chiedere due milioni nel 2011 invece dei 2,8 che gli aveva promesso Blatter -risponde: “No, non è finita”.