Maradona non presente alle nozze di Messi: "Si sarà perso l'invito"

Calcio
Diego Armando Maradona e Leo Messi (Foto: Getty Images)

El Pibe de Oro fa comunque le sue felicitazioni a Messi: "A Leo e Antonella i migliori auguri, continuerò a volergli bene, rapporto immutato". Poi, a ruota libera sulla politica: "Putin è un idolo, Trump è un personaggio dei fumetti"

 

Sarebbe stato per tutti il mancato invito della discordia. Una cerimonia da sogno a Rosario, circa 260 invitati, quasi tutto il Barcellona presente. Insomma, per tutti gli aventi diritto sarebbe stato un affronto non esserci, ma non per Diego Armando Maradona, che dopo non aver ricevuto la partecipazione al matrimonio di Lionel Messi e Antonella Roccuzzo, ha glissato così sulla vicenda. "Faccio loro le mie più sentite congratulazioni, Leo sa che gli voglio bene. Il mio invito sarà andato perso da qualche parte, ma non cambia l’opinione che ho della sua persona. Resta un grande calciatore e un’eccellente persona" ha detto El Pibe de Oro a RT.

"Sampaoli? E' un traditore"

Maradona è stato interrogato anche sulla nazionale Argentina, che lui stesso guidò ai Mondiali del 2010. Una spedizione sfortunata, quella, che si concluse con una goleada subita contro la Germania ai quarti di finale. Alla domanda sul nuovo commissario tecnico, Jorge Sampaoli, Diego ha risposto così: "Preferisco non parlare di lui perché è un traditore". Questo perché, ha spiegato l’ex calciatore di Barcellona e Napoli, Sampaoli si sarebbe accordato con la federazione in modo scorretto nei confronti del Siviglia. Ed effettivamente l’ingaggio dell’allenatore aveva destato diversi livori tra gli andalusi e l’AFA. Ma l’amore per il suo paese non è mutato: "Spero che la nazionale vada ugualmente lontano, perché ci sono grandi calciatori e grandi uomini". Tra cui sicuramente anche il suo genero, Sergio Aguero, marito della figlia Giannina.

"Il problema dell'America Latina sono gli USA"

La parte più incredibile dell’intervista è quella relativa alla politica, in cui non poteva mancare un riferimento allo storico leader cubano. "Putin è il mio idolo. In casa ho due ritratti: uno raffigurante lui e l’altro Fidel Castro. Dopo di lui e Chavez, con Ortega e Correa, è uno dei migliori politici. E’ un leader che può riportare la pace nel mondo, sarei molto felice di incontrarlo" ha detto Maradona. Sul rapporto controverso tra l’America Latina e gli Stati Uniti, si è espresso così: "Non credo che gli USA dominino il mondo, non sono più lo sceriffo della contea. Ci sono anche la Cina, la Corea del Nord e la Russia. E prima o poi anche noi troveremo un’arma per pareggiare quella che hanno loro. Donald Trump? Sembra un personaggio dei fumetti, ogni volta che lo vedo cambio canale. Io sono contro la guerra, sia chiaro, ma l’impressione è che quando personaggi del genere si mettano in testa certe idee e trovino consensi, potremmo diventare tutti nemici". E ancora: "Tutta questa crisi è dovuta alla pressione crescente della destra in Sudamerica. E quando dico ‘destra’, intendo gli Stati Uniti. Una simile situazione non fa bene al nostro continente. La destra di oggi è più forte, anche economicamente. Possono comprare molte cose. E io sono indignato per ciò a cui sto assistendo. Un tempo, quando c’erano altri politici, almeno la gente riusciva a mangiare. Adesso c’è chi fa la fame e addirittura ci muore. Non mi riferisco solo all’Argentina, ma anche in Brasile si vive un momento simile".

 

Il 5 luglio Maradona ritrova Napoli

Così ha parlato Diego Armando Maradona, dalla Russia, dove ha presenziato alla Confederations Cup. Non sorprende, infatti, la sua presenza, visto il nuovo ruolo che la FIFA sta ritagliando per lui. L’argentino poi tornerà a Napoli il 5 luglio, quando riceverà la cittadinanza onoraria in una cerimonia aperta al pubblico, con la cornice di piazza del Plebiscito. L’organizzazione dell’evento sarà curata anche dall’attore e produttore cinematografico, Alessandro Siani, con cui Maradona ha già lavorato nello spettacolo teatrale "Tre volte dieci", rappresentato lo scorso 17 gennaio al teatro San Carlo.