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L'addio al calcio di Robbie Rogers, il suo coming out ha cambiato lo sport USA

Calcio
Robbie Rogers (Getty)

Con un'emozionante lettera Robbie Rogers ha dato l'addio al calcio per la seconda volta. Nel 2013 smise per fare coming out, ma con il supporto dei LA Galaxy è tornato a giocare, diventando il primo sportivo gay dichiarato negli USA

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“La vita è semplice quando il tuo segreto  è andato via”. Queste le prime parole della lettera con cui Robbie Rogers ha annunciato al mondo di essere gay. Robbie, calciatore statunitense con un passato anche al Leeds in Inghilterra, è diventato nel 2013 il primo atleta professionista a fare coming out in America. Oggi, a quattro anni di distanza da quel giorno, annuncia il suo ritiro dal calcio professionistico - e lo ha fatto per la seconda volta. Infatti nel giugno del 2013 qualche giorno dopo la scadenza del suo accordo con il Leeds aveva dato il suo primo addio al calcio, convinto che il mondo del football non lo avrebbe più accolto dopo il suo coming out e in parte ha avuto ragione, perché a dargli la sua seconda chance è stato il soccer. I Los Angeles Galaxy gli hanno consentito di giocare per altri quattro anni, ma un infortunio che lo sta tenendo fuori da diversi mesi o ha convinto a prendere una decisione definitiva. Nella sua lettera d’addio un ringraziamento speciale è andato proprio ai Galaxy, la franchigia si è schierata contro i pregiudizi negli sport USA e, sebbene il soccer non abbia lo stesso peso specifico di football, basket, baseball e hockey, nel suo piccolo ha fatto partire una piccola rivoluzione. Infatti  il suo esempio è stato seguito anche da altri colleghi, come il cestista Jason Collins e lo sciatore Gus Kenworthy, ma nella sua lettera di addio Rogers ha voluto ringraziare ancora una volta i Galaxy: “Ci tengo a ringraziare il mio allenatore Bruce Arena, che mi ha convinto a tornare al calcio professionistico dopo il mio coming out. Ringrazio anche tutti i miei compagni dei LA Galaxy per avermi accettato dal primo momento che sono entrato nello spogliatoio allo StubHub Center.  Infine voglio ringraziare anche ai tifosi per il loro continuo supporto durante la mia carriera, non scorderò mai la sensazione provata il giorno del mio ritorno in campo. La sensazione di essere accettato e supportato mi ha spinto come atleta e come persona”.

Dal più grande sogno al più grande rimpianto

Nella lettera Rogers ripercorre le tappe fondamentali del suo viaggio nel mondo del calcio fino al momento della solta, quando il suo coming out lo ha liberato da un peso incredibile: “Da bambino sognavo di diventare un calciatore professionista e di rappresentare il mio paese davanti al mondo - scriver Robbie nel post di Instagram del suo addio -. Quando ero un adolescente però la paura e la vergogna mi hanno consumato. A un certo punto quel bambino impaurito che era dentro di me ha deciso che per inseguire il suo sogno doveva sacrificare parte di se stesso e nascondere la propria sessualità anziché mostrarla pubblicamente. I miei anni più felici da giocatore di calcio sono stati quelli in cui ho potuto attraversare lo stadio alla fine della partita e raggiungere alla fine del tunnel il mio compagno e mio figlio che erano lì ad aspettarmi. Il mio unico rimpianto in 11 anni di carriera, sono quelli che ho passato nascondendomi”.

La paura

Nel 2013 Rogers si era confessato in un’intervista al Guardian, parlando dei suoi più grandi timori: “Avevo paura. Veramente tanta paura. Paura di come avrebbero potuto reagire i miei compagni, sarebbero cambiati? Io sarei stata la stessa persona, ma il loro atteggiamento sarebbe cambiato ?” Tutti i dubbi di Robbie sono scomparsi dopo che si è liberato del suo peso e ha definito la sua decisione di fare coming out la migliore della sua vita. Nel post infine un invito di forza a tutti le persone che non hanno avuto la forza di rivelare al mondo i loro segreti: “Voglio infine incoraggiare tutte le donne e gli uomini che ancora hanno paura di mostrare la loro verità al mondo. Condividendo quello che siete non solo migliorerete la vostra vita, ma sarete di ispirazione e letteralmente salverete la vita di molti giovani nel mondo. Avete il diritto di percorrere quel tunnel che attraversano i giocatori trovando alla fine ad aspettarvi le persone che vi amano”.