Italia, De Laurentiis: "Nazionale? Danneggiata l'immagine di Insigne e dei club"

Calcio
Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis

L'opinione del presidente del Napoli: "La responsabilità è soprattutto di Tavecchio che ha mantenuto un bravo allenatore che io però ho licenziato in Serie C. Ora spero scelgano un giovane di 35 anni. Non si può passare da Conte a Ventura"

Scelte sbagliate, poca coesione, un rapporto non troppo positivo tra calciatori e allenatore. Dettagli emersi dopo la mancata qualificazione dell’Italia al Mondiale, all’indomani del fallimento di Ventura e della squadra che non giocherà in Russia nel 2018 si cercano le motivazioni della disfatta e si invoca un cambiamento che possa far tornare grande la Nazionale che 11 anni fa sollevava la coppa al cielo di Berlino. Il giorno dopo lo 0-0 contro la Svezia sono tanti i personaggi del mondo del calcio che hanno detto la loro opinione su quanto accaduto in questo play-off, tra questi anche il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis. Il numero uno azzurro si è concentrato in particolare sul mancato impiego di Lorenzo Insigne e sulle scelte di formazione del commissario tecnico Gian Piero Ventura. Inoltre, De Laurentiis ha parlato anche della posizione del capo della Federazione Carlo Tavecchio, che secondo il suo punto di vista dovrebbe dimettersi insieme agli altri vertici federali. Queste le sue considerazioni ai microfoni di Sky Sport.

"E' stato fatto un danno anche ai club"

"Questa delusione si commenta da sola, è già stato detto tutto. Insigne? La responsabilità di Tavecchio, che l'unico vero responsabile di questa disfatta, è quella di aver mantenuto un bravo allenatore che io però ho licenziato in Serie C dopo i primi tre mesi alla guida del Napoli. Se uno gioca con il 4-2-4 non può far andare Insigne in Nazionale e metterlo nei quattro perché Insigne gioca in un 4-3-3 ed è lì che esprime il suo massimo livello di capacità. Ad un certo punto tu fai un danno a delle società utilizzando in malo modo i nostri gioielli, non solo quelli del Napoli ma quelli di tutte le squadre italiane; questi gioielli poi a livello internazionale appaiono non come dovrebbero apparire".

"Al posto di Tavecchio mi sarei già dimesso"

"Quella dovrebbe essere una vetrina espositiva diventa invece una vetrina negativa - ha continuato De Laurentiis - per cui chi vede queste partite potrebbe dire: ‘Questi calciatori valgono meno di quello che in effetti si dice’. Cosa dovremmo fare noi? Chiedere i danni a Tavecchio e alla Federcalcio? Se io fossi Tavecchio, la prima cosa che farei sarebbe dimettermi; ma non è solo lui che dovrebbe dimettersi ma anche Uva, anche il CONI ha delle responsabilità perché avrebbe dovuto obbligare la Federcalcio a fare un altro tipo di attività. Non si passa da Conte a Ventura, non sono stati capaci di mantenersi Conte, quindi evidentemente hanno sbagliato proprio a prenderlo. Chi mi piacerebbe vedere ora sulla panchina della Nazionale? Un giovane di 35 anni".