Durante il derby contro l'Igea Virtus, il portiere Prisco è stato espulso per aver fatto pipì in campo: "Mi scappava, durante il giorno bevo tanta acqua. Ho iniziato a muovermi come un pazzo, poi l'ho fatta nascondendomi dietro i cartelloni pubblicitari. Mi ha visto solo l'arbitro, ma non ho fatto nulla di osceno". Punito con tre giornate di squalifica
Un episodio curioso, che dalla Serie D italiana ha fatto un po' il giro di tutto il mondo. Protagonista Armando Prisco, portiere classe '97 del Messina. Che, nel derby contro l'Igea Virtus, è stato espulso per... aver fatto la pipì in campo. Già, perchè la troppa acqua bevuta nel corso della giornata gli ha tirato un brutto scherzo dopo il suo ingresso in campo al posto dell'infortunato Meo. "Ne bevo tanta, lo faccio per eliminare i liquidi in eccesso – ha dichiarato lo stesso Prisco a GianlucaDiMarzio.com – Ho urinato appena arrivati al campo, prima del riscaldamento, al rientro negli spogliatoi e all'intervallo". E poi... anche in campo! "Mi scappava, cercavo di muovermi ma sembravo un pazzo scatenato. Appena ho visto il gioco fermo ne ho approfittato, ho finto di fare un allungamento, mi sono messo dietro il cartellone pubblicitario e l'ho fatta, non se n'è accorto praticamente nessuno".
Tre giornate di squalifica e le scuse
Tranne l'arbitro però, che lo ha visto e lo ha espulso applicando il regolamento. Rosso diretto e Messina in 10, con il Giudice Sportivo che ha poi fermato Prisco per tre giornate. "Ho chiesto subito scusa – prosegue il portiere – Non ho nemmeno protestato, so che l'arbitro ha applicato il regolamento. Ma ci tengo a precisare che non ho fatto nulla di grave, assolutamente niente di osceno. Chiedo scusa a tutti, ci sono anche tanti bambini allo stadio ma ho fatto di tutto per non farmi vedere. Ho sbagliato contesto, ma mi scappava e non riuscivo a trattenermi. La prossima volta mi trattengo, ormai ho 21 anni". Il racconto di una domenica difficile, con 90 minuti che sembravano non passare mai...