In Evidenza
Tutte le sezioni
Altro

Dalla Joya a Balo, quando il gol è per la mamma

Calcio

Domenico Motisi

Saranno pure campioni affermati, star in campo e sui social, ma anche per loro la mamma è sempre la mamma. Così, dalla tripletta di Dybala contro il Benevento alla doppietta azzurra di Supermario di Euro 2012, nel giorno dedicato alle madri, ecco i fuoriclasse che hanno avuto un pensiero speciale per loro

Condividi:

La mamma è sempre la mamma. Anche per i fuoriclasse del calcio mondiale. Così, può capitare che dopo un gol il pensiero vada proprio a lei: una dedica per il suo compleanno, per la festa nazionale delle madri, o più semplicemente un pensiero per ricordarle quanto è importante. Dybala, Messi, Balotelli e tanti altri: ecco il che campioni hanno espresso il loro affetto in mondovisione.

La "Joya" di mamma

Foto sui social, dediche in campo, dimostrazioni d’affetto. È uno dei più "mammoni" del nostro campionato e in fondo che male c’è? Quando segna, Paulo Dybala si esibisce con la sua ormai famosa Dybalamask, ma i più attenti, in realtà, avranno anche notato che il giovane argentino alza sempre lo sguardo e le braccia al cielo per rivolgere un pensiero al papà che ha perso da ragazzino. Però, lo scorso 7 aprile, dopo la tripletta contro il Benevento, la Joya ha voluto dedicare le reti alla sua mamma. Prima con una maglia rivolta alle telecamere, poi con un post sui social: "Mami, qui c’è il mio regalo per te. Buon compleanno. Ti amo", ha scritto Dybala per celebrare il compleanno della signora Alicia. Non era la prima volta che Paulo postava una foto o una frase per la madre e anche se la festa della mamma in Argentina si festeggia ad ottobre, siamo sicuri che anche oggi il campione juventino potrebbe regalare una dedica speciale.

Supermario e la sua super mamma

A volte fa il duro, ogni tanto sembra divertirsi a dare un’immagine da spaccone, ma anche per Mario Balotelli la mamma è sempre la mamma. Non ne parla molto ma non ha mai nascosto la sua riconoscenza e la dimostrazione più grande – almeno in pubblico – l’ha data proprio nella sua serata più straordinaria. Era l’Europeo del 2012, Mario spazza via la Germania con una doppietta memorabile e trascina l’Italia verso la finale. Al termine del match la corsa verso la tribuna e la dedica speciale: "Il momento più bello della partita? La fine, quando sono andato da mia mamma ad abbracciarla e a dirle che i gol erano per lei". Un’immagine che ha fatto il giro del mondo, almeno quanto quella dei suoi muscoli dopo il secondo gol. Adesso, con Mancini in nazionale, chissà che Balotelli non possa tornare a segnare in azzurro e magari anche a dedicare un gol alla sua mamma.

Messi rimedia, "Feliz cumple mami"

Tra i mammoni del calcio mondiale c’è pure uno dei più forti, se non il più forte in assoluto. Anche Lionel Messi ha dedicato un gol alla mamma in una circostanza molto particolare. In realtà, il fuoriclasse argentino ha dovuto rimediare alla "delusione" che ha dato proprio alla madre: nel giorno in cui in Argentina si celebra la festa della mamma, lei era al Camp Nou a vedere la partita del figlio. Messi, però, che segna praticamente in ogni partita che gioca, in quel match sbagliò un rigore e non poté dedicare la rete alla signora. Poco male, qualche mese dopo, Barcellona-Racing cadeva esattamente nel giorno del compleanno della mamma ma stavolta il campione non sbaglia e riesce ad esibire il suo messaggio lei. Un’esultanza che costò un giallo e 2 mila euro di multa, ma poco importa. Per la mamma questo e altro.

El niño maravilla de mamà

Non sempre c’è un gol o un’evenienza particolare dietro a una dimostrazione di affetto nei confronti della propria mamma. Alexis Sánchez, per esempio, dedica spesso messaggi o video alla propria madre. Lo scorso 18 febbraio, sul suo profilo Instagram, ha postato un video in cui si vedono delle foto con la signora Martina e una voce in sottofondo che dice: "Ogni tanto il tempo va talmente veloce che perdiamo di vista chiaramente cos’è la madre: questo essere inconfondibile, insostituibile e straordinario…grazie mamma". La didascalia che il campione del Manchester scrive è altrettanto inequivocabile: "Mamma, ti amo".

E…la mamma della mamma. Florenzi core de nonna

In Italia hanno un giorno tutto per loro ed è il 2 ottobre, ma l’immagine di Alessandro Florenzi che scavalca le barriere dell’Olimpico per andare ad abbracciare la nonna in tribuna è rimasta nella storia. Era il settembre del 2014 ed era la prima volta che la signora Aurora andava a vedere una partita del nipote: "È fantastica mia nonna, non è mai venuta neppure quando ero bambino ed era più comodo farlo, stavolta si è fatta tutta questa scarpinata, a 82 anni. Me lo aveva detto, dopo che avevo sbagliato quel gol in Nazionale: Vengo allo stadio, a vedere solo te, però vieni a salutarmi", disse Florenzi che mantenne la promessa. Da quel giorno il romano è "core de nonna", e siccome, in fondo, la nonna altro non è che la mamma della mamma, un augurio speciale va anche a lei.