Messico, tatuaggio shock di un tifoso: il simbolo del Club América sulla faccia
CalcioAppassionati mai banali quando si tratta della fede sportiva: è il caso del fantomatico "La Mala", tifoso del Club América, che si è tatuato il simbolo della squadra direttamente sulla guancia sinistra. "Non mi bastava portarla nel cuore", ha spiegato il felicissimo ragazzo messicano
Vietato discutere la fede sportiva, passione che supera i risultati della propria squadra. Non sorprendano quindi le iniziative dei tifosi più accaniti come riscontrato dalla recente indagine del Renaissance Lab: 4 appassionati su 10, mediamente, decidono di realizzare un tatuaggio dedicato al proprio club preferito. Un connubio sempre più stretto quello tra calcio e tifoseria, dogma riservato ai propri idoli attraverso l’amore incondizionato impresso sulla pelle: spalle e braccia, petto e testa proprio quando la "malattia" dell’entusiasmo diventa inchiostro indelebile. Dal Sudamerica hanno fatto il giro del mondo due tifosi, rispettivamente dei colombiani dell’Atletico Nacional e dei brasiliani del Flamengo, i quali hanno deciso di tatuarsi la maglia ufficiale direttamente sul corpo. Non è arrivato a tanto "La Mala", acceso e innominato sostenitore del Club América, l’ultimo protagonista della serie direttamente dal Messico.
Non ci è dato sapere il suo nome, piuttosto il soprannome con il quale è conosciuto da amici e conoscenti, quanto basta per balzare alle cronache come il tifoso che si è fatto tatuare il simbolo delle Aquile sulla guancia sinistra. "Non mi bastava portarla nel cuore", ha raccontato il ragazzo a Olé. Nessuna perplessità nemmeno da parte del tatuatore, Melchor Palomo, artista designato per completarne l’opera: "Si sente felice del tatuaggio, sua madre e sua nonna lo hanno sostenuto. Tutta la sua famiglia sapeva quello che voleva fare, ovvero il simbolo del club tatuato in faccia". Certo, le conseguenze nel quotidiano non vanno prese alla leggera: "È qualcosa che ti accompagna e fa parte della tua pelle, merita il rispetto di tutti. Magari io non avrei fatto un tatuaggio così grande sul volto, forse qualcosa di piccolo dietro l'orecchio", ha proseguito Mel Saltillo, nome d’arte con il quale è conosciuto sui social. Il tatuatore ha raccontato inoltre la dinamica della decisione: "Lo voleva sulla guancia, io ho proposto qualcosa di più piccolo ma lo rifiutò. Gli ho dato una settimana di tempo per pensarci, convinto che non sarebbe più tornato. E invece è piombato qui". Ovviamente non sono mancate le posizioni dell’opinione pubblica tra critiche, ironia e pure insulti rivolti dagli stessi appassionati del Club América "Non utilizza i social e non gliene importa, basta il supporto della famiglia", ha concluso l'artista Mel.