I 'creatori' dello spray utilizzato per la distanza sui calci di punizione hanno denunciato la Fifa, ottenendo in primo grado un'ingiunzione che, riconoscendo la paternità dell'invenzione, porterebbe all'immediata eliminazione dello strumento nel mondo del calcio e a una multa di 15 mila euro a partita
Negli ultimi anni la FIFA ha cercato di introdurre tante novità per facilitare il lavoro degli arbitri e, soprattutto, per ridurre il più possibile errori e polemiche. Tra le varie innovazioni, oltre quella più recente del VAR o al Gol Line Technology, c'è quella forse meno importante dello spray. Questo è stato introdotto per far rispettare la distanza della barriera sui calci di punizione, non un'innovazione straordinaria dal punto di vista tecnologico come le altre ma sicuramente una delle novità degli ultimi anni del mondo del calcio. Ma, proprio per questo spray, la FIFA sta affrontando qualche grattacapo di natura giuridica. I due inventori, Pablo Silva ed Heine Allemagne, si sono infatti rivolto al Tribunale per far valere la paternità dell'invenzione del brevetto.
L'ingiunzione
Entrando nei particolari, è stata presentata un'ingiunzione dal giudice di primo grado del Tribunale di Rio de Janeiro che vieta l'utilizzo dello spray e che porterebbe a una multa di 15 mila dollari per ogni partita disputata in cui questo mezzo è stato utilizzato. La FIFA, ovviamente, ha presentato ricorso contro quest'ingiunzione, qualora questo fosse respinto però si arriverebbe all'eliminazione dello spray dalle partite di calcio e al pagamento di questa mula. I creatori, in ogni caso, hanno fatto sapere di aver tentato in più occasioni di raggiungere un accordo con la FIFA, questo però non è mai accaduto. E ora, il principale organo del calcio Mondiale, rischia di dover far a meno di questo strumento e di dover pagare anche una multa molto salata.