Incredibile storia dal campionato indiano, torneo che riserva la parabola dell'attaccante del Jamshedpur. Autore del gol più giovane nella storia dell'Indian Super League, Mukhi non sarebbe nato nel 2002 bensì avrebbe 28 anni d'età: quanto basta per ricevere una squalifica di 6 mesi. Una vicenda che ha ricordato il caso Eriberto-Luciano in Serie A
Dal gol più giovane di sempre nel campionato indiano ad una squalifica di 6 mesi il passo è breve, d’altronde basta raccontare la storia di Gourav Mukhi. Una vicenda incredibile quella che ha coinvolto l’attaccante del Jamshedpur, terza forza dell’Indian Super League allenata dallo spagnolo César Ferrando e dove milita una gloria internazionale come l’australiano Tim Cahill. In rosa trova spazio anche la punta a segno lo scorso 7 ottobre contro il Bengaluru dopo 10 minuti dal suo ingresso, rete che ha sancito un record in India: mai un giocatore di 16 anni aveva segnato nella storia del torneo. Già, perché Mukhi è nato il 4 maggio 2002 quantomeno secondo l’anagrafe. Peccato che la sua vera carta d’identità non risponda all’età comunicata e registrata dal club.
Un caso che ha ricordato l’affare Eriberto-Luciano, ex centrocampista brasiliano dai trascorsi in Serie A che "ringiovanì" di quattro anni grazie a documenti falsi prima della verità comunicata nel 2002: 6 mesi di squalifica e 160mila euro di multa. Una pena in linea con quella comminata a Mukhi, fermato dal giudice sportivo fino al 31 maggio 2019 poiché smascherato riguardo alla sua età reale: Gourav avrebbe in realtà 28 anni. Non è la prima volta che il Jamshedpur viene punito dalla Federazione indiana, precedente che riguardava quattro calciatori schierati con un’identità falsa in occasione di un torneo Under 15. Tra questi figurava il già maggiorenne Mukhi, lo stesso protagonista che nel 2015 spiegava di avere 15 anni quando scese in campo con la Nazionale Under 16 dell’India. Un’ingenuità imperdonabile venuta a galla a settembre quando, attraverso un’intervista al giornale indiano The Telegraph, il giocatore aveva dichiarato la propria età effettiva. Il risultato? Restituito il premio per il gol più precoce di sempre e una squalifica di 6 mesi, sanzioni necessarie per una storia che ha davvero dell'assurdo.