A 38 anni chiude con il calcio giocato una leggenda del suo Paese. I record con la nazionale, la breve apparizione nell'Inter, la consacrazione nel Tottenham e i successi in MLS. Un giramondo che esultava con la capriola, che adesso riparte dal suo grande amore: la nazionale
"Oggi, dopo 23 meravigliosi anni, sto ufficialmente annunciando il mio ritiro da calciatore professionista. Da Crumlin United in giro per il mondo a posti come Milano, Londra e Los Angeles, non avrei mai immaginato il percorso che avrebbe preso la mia vita calcistica. La mia carriera ha superato tutte le speranze che avevo come ragazzo matto cresciuto a Dublino". Con queste parole, a 38 anni, dice basta Robbie Keane, leggenda del calcio irlandese da oltre 320 gol in carriera distribuiti, come sottolineato da lui stesso, in giro per tutto il mondo, e tutti festeggiati con la caratteristica capriola divenatata il suo marchio di fabbrica.
Un breve passaggio all'Inter
Il Tottenham la squadra in cui ha speso le sue stagioni migliori, ma in Italia c'è chi lo ricorda anche per quella breve apparizione, nella stagione 2000-2001, con la maglia dell'Inter. Arrivato come rinforzo estivo per i nerazzurri allenati da Lippi e pagato 31 miliardi di lire al Coventry in virtù di tutto il bene che si diceva su di lui, all'epoca appena ventenne, fu frettolosamente ceduto al Leeds dopo pochi mesi, a gennaio del 2001, quando sulla panchina dell'Inter era arrivato Tardelli, che non lo vedeva proprio. Resterà un grande rimpianto per molti tifosi, soprattutto visto quanto ha combinato da quel momento in poi (senza considerare che comunque 3 gol li aveva segnati anche in nerazzurro, pur giocando pochissimo).
Dal Tottenham all'America
La consacrazione con la maglia del Tottenham - ed è curioso che il suo addio giunga proprio nel giorno di Tottenham-Inter - dove ha giocato per quasi 10 stagioni dimostrando che la Premier era il suo habitat naturale, poi una capatina in Scozia al Celtic (16 gol in 19 presenze), le piccole parentesi con Liverpool, West Ham e Aston Villa, la scoperta dell'America con i Los Angeles Galaxy, dove di fatto inizia una seconda carriera, con oltre 100 reti in MLS e tre campionati vinti. Una piccola coda in India, giusto per non farsi mancare nulla, ma è all'Irlanda e alla sua nazionale che ha legato per sempre il suo nome, recordman per presenze (146) e gol (68), con la partecipazione al Mondiale 2002 come picco massimo della sua carriera con la maglia verde (3 reti in 4 gare; eliminazione agli ottavi ai rigori, contro la Spagna).
L'amore per l'Irlanda
E proprio dalla Nazionale, adesso, Robbie Keane ripartirà: sarà il vice del nuovo Ct irlandese Mick McCarthy. "Giocare e capitanare il mio paese è stato il momento clou della mia carriera", ha detto. "Le parole non possono esprimere quanto io sia orgoglioso di essere irlandese". Adesso la nuova sfida in panchina.