Pallone d'Oro femminile, gaffe sul twerking del dj Martin Solveig con Ada Hegerberg. Poi le scuse
CalcioHa creato polemica la domanda rivolta dal dj francese alla prima calciatrice Pallone d’Oro della storia. Un secco "no" e imbarazzo sul palco, ma entrambi hanno immediatamente smorzato i toni
MURRAY SU SOLVEIG-HEGERBERG: "SESSISMO RIDICOLO"
La domanda, la risposta secca, lo sguardo stizzito e poi le scuse. Nessun problema, tutto rientrato: ma per qualche momento si è creato grande imbarazzo durante la consegna del primo Pallone d’Oro femminile della storia. A vincerlo? Ada Hegerberg, calciatrice norvegese classe ’95 dell'Olympique Lione. Attaccante dalla bellezza di 186 gol in 193 partite in carriera: quattro i campionati francesi vinti di fila e tre le Champions League, semplicemente dominante. Il trofeo individuale è allora meritatissimo, meno la domanda rivoltagli dal famoso dj Martin Solveig che ha animato la serata di gala di France Football: “Prima ho preparato un piccolo festeggiamento per Kylian (Mbappé, eletto miglior under 21 al mondo, ndr), che è stato al gioco, magari possiamo fare qualcosa di simile… sai twerkare?”. Da lì il momento di gelo in sala al secco “no” della norvegese, poi qualche risata a sciogliere l’imbarazzo. Quando si parla di “twerk” ci si riferisce a un ballo in cui si muovono su e giù molto velocemente i fianchi, creando così un tremolio sulle natiche. Da alcuni l’uscita di Solveig è stata così vista come sessista, ma i due protagonisti della vicenda hanno immediatamente smorzato i toni.
Chiarimenti
Due i tweet postati immediatamente dal dj francese, che ha subito voluto fare luce sulla sua domanda: “Mi voglio scusare con tutte le persone che io possa aver offeso, chi mi conosce sa quanto io sia rispettoso verso le donne”. E poi ancora, postando una foto in cui stringe la mano a Ada Hegerberg: “Mi sono spiegato con lei e mi ha detto di aver capito fosse solo uno scherzo”. Versione poi confermata ancche dalla stessa norvegese che, nelle prime interviste post cerimonia, ha chiarito di non essersi mai sentita offesa: “Martin si è subito scusato e non ho più pensato a quanto successo, ma soltanto alla felicità per questo premio”.