Pallone d'Oro femminile, gaffe sul twerking del dj Martin Solveig con Ada Hegerberg. Poi le scuse

Calcio
Da sinistra a destra: il presentatore ed ex calciatore David Ginola, il dj Martin Solveig e Ada Hegerberg (Getty)

Ha creato polemica la domanda rivolta dal dj francese alla prima calciatrice Pallone d’Oro della storia. Un secco "no" e imbarazzo sul palco, ma entrambi hanno immediatamente smorzato i toni

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La domanda, la risposta secca, lo sguardo stizzito e poi le scuse. Nessun problema, tutto rientrato: ma per qualche momento si è creato grande imbarazzo durante la consegna del primo Pallone d’Oro femminile della storia. A vincerlo? Ada Hegerberg, calciatrice norvegese classe ’95 dell'Olympique Lione. Attaccante dalla bellezza di 186 gol in 193 partite in carriera: quattro i campionati francesi vinti di fila e tre le Champions League, semplicemente dominante. Il trofeo individuale è allora meritatissimo, meno la domanda rivoltagli dal famoso dj Martin Solveig che ha animato la serata di gala di France Football: Prima ho preparato un piccolo festeggiamento per Kylian (Mbappé, eletto miglior under 21 al mondo, ndr), che è stato al gioco, magari possiamo fare qualcosa di simile… sai twerkare?”. Da lì il momento di gelo in sala al secco “no” della norvegese, poi qualche risata a sciogliere l’imbarazzo. Quando si parla di “twerk” ci si riferisce a un ballo in cui si muovono su e giù molto velocemente i fianchi, creando così un tremolio sulle natiche. Da alcuni l’uscita di Solveig è stata così vista come sessista, ma i due protagonisti della vicenda hanno immediatamente smorzato i toni.

Chiarimenti

Due i tweet postati immediatamente dal dj francese, che ha subito voluto fare luce sulla sua domanda: “Mi voglio scusare con tutte le persone che io possa aver offeso, chi mi conosce sa quanto io sia rispettoso verso le donne”. E poi ancora, postando una foto in cui stringe la mano a Ada Hegerberg: “Mi sono spiegato con lei e mi ha detto di aver capito fosse solo uno scherzo”. Versione poi confermata ancche dalla stessa norvegese che, nelle prime interviste post cerimonia, ha chiarito di non essersi mai sentita offesa: “Martin si è subito scusato e non ho più pensato a quanto successo, ma soltanto alla felicità per questo premio”.