In provincia di Pisa, il presidente del Fornacette Casarosa ha deciso di punire in modo esemplare tre giocatori della squadra juniores, colpevoli di aver compiuto atti vandalici dopo la sconfitta esterna contro il Ponte a Moriano: i diciassettenni obbligati a un mese di lavori socialmente utili
Una punizione esemplare, per ribadire e sottolineare il significato di rispetto. È quello che è successo in provincia di Pisa, dove la società Fornacette Casarosa ha deciso di punire in un modo del tutto singolare tre giocatori della formazione juniores provinciale, colpevoli di aver imbrattato i muri degli spogliatoi avversari e di aver gettato in un fiume dei materiali di gioco dopo la sconfitta nel match contro il Ponte a Moriano. Non appena il presidente del Fornacette, Luca Baldi, è venuto a conoscenza del fatto, grazie alla segnalazione proprio dei dirigenti della squadra avversaria, non ha esitato a prendere provvedimenti disciplinari nei confronti dei tre diciassettenni che hanno compiuto il deprecabile atto. Dopo l'ammissione di colpa, il particolare provvedimento è poi subito scattato: la società ha deciso di obbligarli a un mese di lavori socialmente utili. Fino al 10 gennaio, oltre al divieto di giocare le partite insieme alla squadra, i diciassettenni non dovranno nemmeno saltare un allenamento: dovranno sempre arrivare per primi, preparare i materiali e svolgere la seduta. Dopo la quale dovranno attendere l’uscita dei compagni, per ripulire lo spogliatoio. E c’è di più: il giorno della partita si alterneranno nel ruolo di magazziniere e guardalinee, con il compito di portare a lavare le divise sporche dei compagni. E il messaggio di Baldi è forte e chiaro nei confronti di tutto il gruppo: “Il primo che sento che li deride o li prende in giro, fa la loro fine”.